Inaugurato a Cuneo il nuovo centro di ricerca sul cibo ed antifrode dell’Università di Torino, che racchiude tutte le competenze tecnico-scientifiche, socio-politiche e giuridiche atte a promuovere ricerca ed innovazione in ambito alimentare.
L’obiettivo è rafforzare le azioni di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico, favorire l’accesso alle attrezzature scientifiche delle Infrastrutture di Ricerca, promuovere processi di incubazione ed accelerazione di start up innovative, sviluppare percorsi di formazione curriculare, professionalizzante e continua e monitorare le proposte di normazione europea in materia agroalimentare e antifrode.
A fine luglio è stato inaugurato a Cuneo il Centro Interdipartimentale di Ricerca sul Cibo ed Antifrode (CIBAN). Il centro, frutto della collaborazione dei Dipartimenti di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari, di Giurisprudenza, di Management e di Veterinaria dell’Università di Torino, risponde alle attuali necessità di superare le sfide che il sistema del cibo deve affrontare con un approccio di tipo multidisciplinare.
Tra queste l’aumento della popolazione mondiale, malnutrizione e malattie non trasmissibili rispettivamente nei paesi sottosviluppati e industrializzati, cambiamento climatico, scarsità d’acqua e desertificazione del suolo sono solo alcune delle principali sfide che l’essere umano dovrà affrontare nel prossimo futuro. La sostenibilità è diventata un must e i moderni sistemi di produzione alimentare devono essere progettati per tenere in considerazione questo aspetto.
A livello di policy internazionale, diversi sono gli esempi di azioni volte ad affrontare questi aspetti, come per esempio i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il programma Food2013 della Commissione Europea, e il Green Deal europeo, che mira a ridurre l’emissione di carbonio, senza ridurre la prosperità e migliorando la qualità della vita delle persone, attraverso aria e acqua più pulite, una salute migliore e un mondo naturale fiorente. Queste linee strategiche e programmatiche sono state recepite anche dal Ministero dell’Università e della Ricerca nella definizione delle priorità del Programma Nazionale delle Ricerche (PNR) per il periodo 2021-2017.
In questo contesto nasce il CIBAN, struttura che racchiude tutte le competenze tecnico-scientifiche, socio-politiche e giuridiche in grado di affrontare correttamente la complessità dello scenario sopra descritto e tali da promuovere ricerca ed innovazione in ambito alimentare. In particolare, il CIBAN si propone di:
- creare un ecosistema territoriale, comprendente grandi gruppi, piccole e medie imprese e start up legate alla trasformazione industriale, ed altri attori rilevanti nel sistema del cibo e delle filiere collegate, al fine di sviluppare partnership capaci di condurre progetti strategici e attrarre finanziamenti pubblici e privati;
- rafforzare le azioni di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico dell’Università di Torino verso le imprese del settore agroalimentare, del sistema del cibo e antifrodi;
- favorire l’accesso alle attrezzature scientifiche delle Infrastrutture di Ricerca funzionali allo sviluppo di attività di ricerca per applicazioni rilevanti nell’industria, di interesse per il sistema delle imprese e finalizzate, in particolare, alla ricerca collaborativa;
promuovere processi di incubazione ed accelerazione di start up innovative; - sviluppare percorsi di formazione curriculare, professionalizzante e continua, volta al potenziamento delle competenze strategiche per il settore agro-alimentare anche in cooperazione con le aziende;
- aumentare la visibilità del comparto agro-alimentare attraverso la comunicazione e gestione di eventi di promozione;
- monitorare le proposte di normazione europea in materia agroalimentare e antifrodi al fine di elaborare e proporre le norme che tengano conto delle peculiarità dell’agricoltura italiana e dei prodotti agricoli italiani.
Il CIBAN ha sede in Cuneo, Piazza Torino 3, presso l’Università di Torino, scelta che sottolinea l’importanza strategica di una Provincia, che dal punto di vista agroalimentare conferma la sua dinamicità e la sua capacità in termini di creazione di business. Inoltre, il CIBAN è espressione della nuova convenzione dell’Università di Torino con la Provincia di Cuneo, in cui si ribadisce, ancora una volta, la stretta collaborazione tra le due istituzioni per aumentare la competitività di questi territori a livello nazionale ed internazionale.