Due interferenti endocrini entrano nel nuovo elenco di controllo degli inquinanti nell’acqua potabile stilato dall’Unione Europea, per cui gli Stati membri dovranno introdurre l’obbligo di monitoraggio entro il 2023.
Entrata in vigore nel gennaio 2021 per proteggere la salute umana dei cittadini dell’UE stabilendo standard di qualità, la versione rivista della direttiva europea sull’acqua potabile inizia ad inserire tra i composti da monitorare alcune sostanze chimiche di struttura variabile che possono interferire con i processi fisiologici e biochimici nel corpo umano.
A seguito di una decisione della Commissione, l’acqua potabile in tutta l’UE dovrà essere oggetto di un monitoraggio più attento per verificare la potenziale presenza di due interferenti endocrini (beta estradiolo e nonilfenolo) lungo l’intera catena di approvvigionamento idrico. Come previsto dalle norme dell’UE sull’acqua potabile in vigore dall’anno scorso, la Commissione ha stilato un primo ‘elenco di controllo’ di composti emergenti da monitorare e sui quali intervenire se necessario.
Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, ha dichiarato: “Non possono esserci compromessi sulle norme di qualità per l’acqua di rubinetto. Oggi diamo attuazione a nuove norme che non solo contrastano sostanze inquinanti ben note, ma ci forniscono anche strumenti per affrontare nuove preoccupazioni. Iniziamo con due interferenti endocrini che incidono sulla salute, sull’ambiente e sulla biodiversità.”
Gli Stati membri hanno ora tempo fino al 12 gennaio 2023 per introdurre obblighi di monitoraggio lungo tutta la catena di approvvigionamento dell’acqua potabile e adottare misure in caso di superamento dei valori guida. Nel corso del tempo, qualora emergessero nuove sostanze che possono essere presenti nell’acqua potabile e comportare un potenziale rischio per la salute – come interferenti endocrini, medicinali o microplastiche – la Commissione le aggiungerà all’elenco.
I prodotti chimici sono essenziali per il benessere, gli elevati standard di vita e il comfort della società moderna. Sono utilizzati in molti settori, tra cui la salute, l’energia, la mobilità e l’edilizia abitativa. Tuttavia, la maggior parte delle sostanze chimiche ha proprietà pericolose che possono danneggiare l’ambiente e la salute umana. L’UE dispone già di leggi sofisticate sulle sostanze chimiche, ma si prevede che la produzione globale di sostanze chimiche raddoppierà entro il 2030. Anche l’uso già diffuso di sostanze chimiche aumenterà, anche nei prodotti di consumo.
Il nuovo meccanismo di affinamento delle norme europee sull’acqua potabile contribuirà al conseguimento degli obiettivi della strategia dell’UE in materia di sostanze chimiche pubblicato dalla Commissione nell’ottobre 2020 e del piano di azione per l’inquinamento zero per un ambiente privo di sostanze tossiche, che è un impegno chiave del Green Deal europeo.