Al via il progetto ThRall su allergeni alimentari

27 Febbraio 2018
progetto ThRall

Ispa-Cnr di Bari ha ricevuto il finanziamento dell’EFSA per il progetto ThRall, dedicato allo studio degli allergeni alimentari

 

Ispa-Cnr di Bari ha ricevuto il finanziamento dell’EFSA per un progetto su allergeni alimentari in merito alla call GP/EFSA/AFSCO/2017/03 Rivelazione e quantificazione di allergeni in alimenti e dosi soglia negli alimenti per i soggetti allergici.

Il consorzio comprende cinque organizzazioni distribuite in quattro Paesi membri (UK, Italia, Belgio, Francia) e unisce l’esperienza del gruppo di Clare Mills dell’Università di Manchester, dotato di approfondita conoscenza nell’ambito delle allergie alimentari e proteine allergeniche, con l’esperienza del gruppo dell’Ispa-Cnr di Bari, coordinato dalla ricercatrice Linda Monaci con avanzate competenze nello sviluppo di metodi analitici basati su spettrometria di massa per la quantificazione di allergeni in alimenti. Altri membri del consorzio ed esperti nel settore sono l’ILVO e il CER in Belgio e l’INRA in Francia.

Il costo complessivo del progetto ThRall, che durerà complessivamente tre anni, ammonta a 752.000 euro e ha due obiettivi principali:

  1. Sviluppare un metodo di riferimento per la rivelazione e quantificazione di allergeni in alimenti sotto la guida di Linda Monaci (Ispa-Cnr) con il supporto di Rosa Pilolli del team allergeni di Bari.
    Si mirerà a sviluppare e armonizzare un metodo quantitativo basato su spettrometria di massa come prototipo di metodo di riferimento per la rivelazione multipla di allergeni (in particolare includendo 6 allergeni prioritari quali latte, uova, soia, arachide, nocciola e mandorla) in matrici standardizzate addizionate con gli allergeni selezionati. Le matrici da utilizzare includeranno materiali di riferimento e per il controllo di qualità già disponibili e in aggiunta saranno prodotte altri materiali complementari in impianti pilota simulando ciò che naturalmente avviene durante la produzione dell’alimento.
  2. Generare dati di buona qualità sulle soglie minime quali Minimum Eliciting Doses (MED) and Minimum Observed Eliciting Doses (MOED).
    Il fine è di raccogliere i dati finora disponibili in letteratura o provenienti da diversi studi e/o  progetti per creare un database contenente dati analizzati e curati e accessibili al pubblico.

 

Fonte Cnr

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