Perché l’analisi degli allergeni è sempre più importante

6 Giugno 2017
analisi degli allergeni

Il numero delle persone che comprano prodotti senza glutine, senza lattosio o altre sostanze specifiche è in aumento. L’acquisto viene spesso effettuato anche da chi non soffre di particolari intolleranze o allergie. L’analisi degli allergeni sarà sempre più importante e dovrà adeguarsi alle richieste di mercato.

 

Questa macrocategoria di alimenti viene denominata “free from” e parrebbe che più della metà dei cittadini britannici abbia acquistato un prodotto del genere negli ultimi tre mesi, secondo un rapporto della BBC.

In Italia la situazione non è diversa: sono circa 6 milioni le persone acquistano nel nostro territorio prodotti “gluten free” senza essere celiaci, secondo i dati forniti dall’Associazione Italiana Celiachia (AIC).

Il commercio di prodotti alimentari “free form” dunque è in forte crescita, tanto che l’anno scorso in Europa è stato stabilito un nuovo record: il 12% di tutti i nuovi prodotti lanciati sul mercato è stato etichettato come “senza glutine”.

La categoria “senza lattosio” non è da meno, infatti si stima che le vendite mondiali al dettaglio di questi prodotti saliranno a quota 47 milioni di euro entro il 2020, secondo i dati forniti da European Supermarket Magazine.

La richiesta da parte dei consumatori di prodotti “free from” cresce sempre di più, includendo anche alimenti per vegani, privi di zucchero o senza Ogm. Questa tendenza ha delle conseguenze dirette nel settore dell’analisi alimentare, poiché sempre più cibi e bevande devono essere analizzati per la ricerca di allergeni oppure di altri ingredienti.

Per molte aziende si tratta si tratta di una sfida contro il tempo, poiché devono effettuare un numero crescente di analisi sempre più velocemente: i test dovranno diventare sempre più rapidi e di facile utilizzo per l’analisi degli allergeni per stare al passo con le richieste del mercato.

analisi degli allergeniPer cercare di ovviare il problema è stato rilevato che i test a flusso laterale combinano un sistema completo su di una singola striscia a membrana, inoltre permettono di rilevare il glutine in soli cinque minuti, per esempio. Nonostante ciò un numero crescente di alimenti presenti caratteristiche differenti, infatti molti sono segnalati non solo come senza glutine, ma anche come senza lattosio.

La soluzione migliore resta quella di testare più allergeni in un solo passaggio, una possibilità concreta grazie all’automazione. Gli strumenti ELISA come il ThunderBolt® di R-Biopharm sono in grado di elaborare contemporaneamente due micropiastre.

C’è poi anche un altro problema da risolvere per le aziende: la contaminazione con allergeni durante la produzione ed il trasporto, che può essere involontaria o ricercata, come nei casi di frode alimentare. C’è chi riesce a guadagnare molti soldi sostituendo un ingrediente costo con uno più a buon mercato, ma questo può essere pericoloso e letale per chi soffre di allergie: immaginate cosa succederebbe se delle arachidi entrassero in un sacchetto per le mandorle.

Ad oggi gli allergeni non dichiarati sono la principale causa di richiami alimentari.

Che sia una scelta oppure frutto di noncuranza, la contaminazione con allergeni è un problema serio e per evitare richiami è necessario migliorare ulteriormente la gestione dei prodotti a rischio.

Un problema importante che ha riguardato e riguarda ancora l’analisi degli allergeni è la mancanza di materiali di riferimento certificati, che rende difficile la validazione e la calibrazione dei metodi analitici. Da gennaio però qualcosa è iniziato a muoversi, ovvero da quando è stato reso disponibile il primo materiale di riferimento validato per allergeni da MoniQA. La gamma di prodotti per l’analisi del latte comprende sia un controllo positivo che negativo, nonché due campioni contaminati naturalmente con diverse concentrazioni di proteine del latte.

Dopo il lattosio il passo è breve per avere dei materiali specifici per il glutine e la soia, in modo da poter facilitare e migliorare i controlli alimentari per queste sostanze, sempre più al centro del mercato globale.

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