“Siamo quello che mangiamo” diceva il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach alla fine del 1800.
Oggi, più che mai, la scienza afferma che l’alimentazione corretta può migliorare lo stato di salute di un individuo e dell’intera popolazione mondiale.
Ma quando pensiamo che siamo quello che mangiamo dobbiamo porci una domanda molto importante e dalla risposta apparentemente banale…
Sappiamo davvero cosa mangiamo?
La risposta a questa domanda è nell’analisi dei PFAS, ovvero le sostanze perfluoroalchiliche, un gruppo di contaminanti persistenti associati proprio alla salute umana.
La contaminazione avviene a seguito di una manipolazione industriale che può essere intenzionale o non intenzionale, sia nella fase che riguarda la fabbricazione del prodotto stesso, sia nella fase successiva, ovvero quella del confezionamento e del trasporto.
I nostri Specialist di laboratorio di dto | Excellence for Innovators hanno trattato questo argomento nella pubblicazione scientifica di cui si allega un estratto.
Lo scopo del nostro lavoro era di valutare la presenza di PFAS negli ortaggi sottoposti a un diverso grado di manipolazione.
Alcune tipologie di verdure fresche sono state quindi confrontate con le verdure congelate e con alcuni prodotti già pronti acquistati in diversi negozi locali italiani.
L’analisi degli alimenti ha dimostrato di essere di fondamentale importanza come confermano le ultime comunicazioni della Commissione Europea di Gennaio 2023.
Ecco perché i cambiamenti in atto comportano un adeguamento dei laboratori di analisi al rilevamento di PFAS che devono dimostrarsi efficienti, efficaci e attivi nella ricerca, al fine di monitorare e comunicare gli agenti contaminanti che compromettono la salute dell’intera umanità.
Nel settembre 2020, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha fissato una nuova soglia di sicurezza per le principali sostanze perfluoroalchiliche che si accumulano nel corpo: acido perfluoroottanoico (PFOA), perfluoroottano sulfonato (PFOS), acido perfluorononanoico (PFNA), acido perfluoroesansolfonico (PFHxS).
La soglia – una dose settimanale tollerabile per gruppo (TWI) di 4,4 nanogrammi per chilogrammo di peso corporeo a settimana – riguarda un parere scientifico sui rischi per la salute delle persone derivanti dalla presenza di queste sostanze negli alimenti.
I pareri scientifici dell’EFSA sosterranno i responsabili del rischio nelle loro decisioni su come proteggere al meglio i consumatori dall’esposizione ai PFAS attraverso gli alimenti. (Fonte ECHA).
Emerge chiaramente il ruolo cruciale dei laboratori di analisi nella lotta alla contaminazione alimentare per la salvaguardia della salute umana.
I tempi attuali richiedono laboratori all’avanguardia e personale specializzato e dotato di tutte le competenze nella preparazione del campione e nelle metodiche analitiche ufficiali sulle differenti matrici.
Il tuo laboratorio è attrezzato per questo?
Il personale padroneggia le skill necessarie per raggiungere questo scopo?
La risposta a queste domande è nel corso marchiato dto | Excellence for Innovators, Analisi PFAS.
Il 24 Maggio 2023 partecipa al corso Analisi PFAS nel nostro laboratorio di Spinea, porta innovazione alle tue ricerche e contribuisci a migliorare lo stato di salute dell’umanità.
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