Apprezzato il B2Better sui contaminanti in diversi tipi di acqua

6 Aprile 2022
Molto apprezzato il B2Better sui contaminanti in diversi tipi di acqua

Il secondo digital talk B2Better 2022 di LabWorld dedicato all’analisi ambientale di contaminanti in diversi tipi di acqua ha suscitato grande interesse, con molte domande del pubblico. 

 

Il webinar di aggiornamento tecnico scientifico ha visto la partecipazione di Costanza Rovida, tossicologa e Senior Regulatory Specialist e Davide Cipolla, Area Instrumentation Sales Specialist di Gilson, che hanno trattato i diversi inquinanti presenti nelle acque, dall’acrilammide ai PFC, e di come la tecnica SPE possa essere utilizzata per preparare e analizzare campioni di acque differenti.

 

Ad aprire i lavori per la parte teorico-accademica, è stata la Dott.ssa Rovida che ha approfondito ciascuno degli inquinanti cercando di tracciare una sorta di carta di identità anche in termini di effetti, sia sull’ambiente sia sull’uomo. In dettaglio è stata data risposta alla domanda sul perché bisogna preoccuparsi di certi inquinanti, considerato che la regolamentazione europea in materia di sostanze chimiche è la più stringente e comprende sia il REACH che il CLP oltre ad altri regolamenti specifici.

Il primo tipo di inquinante trattato è stato il PFAS, con un excursus su uso e caratteristiche. Questi composti hanno infatti proprietà chimiche interessanti, tra cui la stabilità che li rende permanenti nell’ambiente, tanto che ancora oggi ne troviamo traccia su emissioni di 30 anni fa. Per questo le normative gli riservano ampio spazio e le restrizioni all’uso sono molteplici. Molte aziende, come Goretex o i produttori di schiume antincendio, hanno pertanto detto addio ai PFAS nei loro prodotti.

Un altro inquinante molto pericoloso, in particolare per la classificazione CLP, è il PFOS (perfluorottano), la cui tossicità viene testata sugli animali, con metodi che secondo la Dott.ssa Rovida non solo non sono etici ma neppure efficaci, dato che la somministrazione nei test avviene in quantità sproporzionata rispetto ad una possibile reale esposizione. Inoltre, sottolinea la relatrice, oggi i test in vitro su cellule o organi rappresentano un’evoluzione più fedele per verificare gli effetti tossici del PFOS sul nostro sistema endocrino.

Terza sostanza chiamata in causa, l’Acrilammide, che si forma naturalmente negli alimenti amidacei durante la cottura ad alte temperature, a cui sono dedicate diverse normative e limitazioni, oltre alla classificazione CLP. Alcuni studi, ricorda la Dott.ssa Rovida, hanno verificato gli effetti dell’Acrilammide sul sistema nervoso periferico con sistemi cellulari 3D. Eppure per proteggersi dalla sua tossicità possono bastare rimedi semplici, come l’assunzione di estratto di more che combatte lo stress ossidativo. La prima parte del webinar si è chiusa con la menzione della tecnica di Organ-on-chip, finalizzata a ricreare le malattie per mettere a punto farmaci e realizzare approcci di medicina personalizzata.

 

La parola è poi passata al Dr. Cipolla di Gilson per l’approfondimento pratico-strumentale su come l’automazione può aiutare a conoscere i contaminanti in diversi tipi di acqua, specie in considerazione delle soglie, sempre più basse in base alla pericolosità, che possono disperdersi in questo bene più che mai prezioso. In questo contesto la SPE o tecnica di estrazione in fase solida è la tecnica preparatoria del campione più consolidata per individuare sostanze inquinanti disperse in matrici complesse e con livelli di concentrazione molto basse.

Dopo una breve introduzione sul concetto di SPE come metodo di estrazione / isolamento di un contaminante per rilevarne la concentrazione, il Dr. Cipolla ne ha illustrato i passaggi principali: conditioning – caricamento campione – lavaggio cartuccia ed eluizione del contaminante. Data la necessità di riproducibilità della stessa analisi, per ottenere un risultato solido ogni fase presenta parametri e criticità da considerare con attenzione. Per il relatore, l’SPE automatizzata nell’analisi di campioni ambientali è ideale per tre motivi: l’effetto matrice rispetto al livello di segnale, la bassa concentrazione e la robustezza delle macchine, adatte anche ad esempio a trattare campioni molto sporchi.

Per quanto riguarda i diversi tipi di acqua, per quella del rubinetto i livelli di PFC richiesti sono sempre più bassi, quindi i metodi di concentrazione sono di aiuto. Inoltre queste sostanze sono comunemente presenti anche negli strumenti analitici (in parti e tubazioni), da cui la necessità di sistemi, ma anche di solventi, completamente PFC-free, oppure di una colonna che ritarda la lettura dei risultati. Ecco perché i sistemi automatici risultano i più efficaci.

Nell’acqua potabile le soglie consentite di Nitrosammine sono minime, quindi i metodi di concentrazione sono molto utili, specie considerato le consistenti quantità di acqua occorrenti. Nelle acque sotterranee l’Acrilammide si muove in fretta e con alte contaminazioni, per cui è indispensabile un corretto recupero dell’Acrilammide e la ripetitibilità dell’analisi garantita da un sistema automatico. Con questo metodo si può effettuare anche la ricerca di SARS-CoV-2 nell’acqua di scarico per capire quanto è presente nella popolazione e fare analisi di diffusione ed esposizione al contagio.

Oltre a tutti questi casi, altri vantaggi dell’automazione dell’SPE sono la possibilità di caricare grandi quantità di acque in continuo, di gestire la viscosità, di frazionare /separare i campioni senza errori, di riportare il metodo con la stessa solidità, aumentando la riproducibilità anche su un altro numero di campioni.

 

In conclusione del webinar sono giunte moltissime domande, tanto che abbiamo deciso di continuare a parlare di ambiente anche nel prossimo appuntamento dedicato alla sostenibilità  della plastica nell’industria alimentare. L’invito è per il prossimo Talk B2Better dove speriamo di ritrovarvi altrettanto numerosi.

 

Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento e per chi non ha potuto seguire la diretta proponiamo qui di seguito la registrazione del talk.

 

 

 

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