AbbVie ha dato il via a due programmi di Fase II, allo scopo di valutare ABBV-8E12 nelle fasi precoci del morbo di Alzheimer e nella paralisi sopranucleare progressiva (PSP)
Riguardo l’utilizzo per il trattamento della PSP, la Food and Drug Administration (FDA) ha concesso la Fast Track Designation, una review più spedita per facilitare lo sviluppo di farmaci che contrastano malattie gravi o che non hanno ancora una cura. FDA ha anche dato a ABBV-8E12 la qualifica di farmaco orfano.
Lo studio di Fase II nell’Alzheimer comprenderà 400 pazienti, per poter meglio studiare l’efficacia e la sicurezza di ABBV-8E12 nel rallentare la progressione della malattia, che attualmente è la più diffusa forma di demenza associata all’invecchiamento.
Il morbo di Alzheimer nella maggior parte dei casi si manifesta dopo i 60 anni (7% dei casi tra 65 e 74 anni; 53% dei casi tra 75 e 84 anni; 40% dei casi dopo gli 85 anni), con un’incidenza che raddoppia ogni cinque anni, arrivando a interessare circa 1 persona su 4 dopo gli 80 anni.
Lo studio di Fase II nella PSP riguarderà invece 180 pazienti.
La paralisi sopranucleare progressivaè una malattia neurodegenerativa, che comporta atrofia a livello del mesencefalo e di altre strutture cerebrali tra cui il nucleo subtalamico, il globus pallidus, i nuclei del ponte e la sostanza nera.
La PSP è rara, con circa 3 casi per 100.000 abitanti, inoltre è alla base di circa il 5% dei disturbi con sintomi parkinsoniani come acinesia e rigidità. La durata media della malattia è di circa 5-10 anni e l’età media all’esordio è di circa 65 anni.
ABBV-8E12, dato in licenza nel 2015 da C2N Diagnostics, è un anticorpo umanizzato che ha come bersaglio la proteina tau, il cui accumulo nella sua forma degenerata è usato come marker di una varietà di malattie neurodegenerative.