Baxter, azienda leader del settore renale, porta in Italia il primo filtro per la terapia HDx: THERANOVA
Arriva anche in Italia la terapia di emodialisi HDx, resa possibile grazie al nuovo filtro THERANOVA. Questa importante innovazione, messa a disposizione da Baxter, è stata presentata alla comunità scientifica nell’ambito del Congresso della Società Italiana di Nefrologia, in corso a Rimini dal 4 all’8 Ottobre.
La terapia di emodialisi HDx può migliorare significativamente la terapia sostitutiva renale per circa 50.000 pazienti, che attualmente in Italia si sottopongono alla dialisi.
“Quando parliamo di insufficienza renale cronica e di emodialisi – ha spiegato spiega il Prof. Claudio Ronco, Direttore della Divisione di Nefrologia Dialisi e Trapianto Renale dell’ospedale San Bortolo di Vicenza – il termine innovazione acquisisce un significato duplice. Da un lato è la testimonianza della volontà di elevare ancor di più gli standard raggiunti da una terapia consolidata; dall’altro significa poter ridurre le complicanze che tuttora, nonostante l’elevata qualità dei trattamenti emodialitici in uso, si verificano a danno del paziente e che si traducono, spesso, in ospedalizzazioni.”
Il trattamento HDx utilizza un nuovo dializzatore, che permette di rimuovere più efficacemente i soluti uremici rispetto ad altre membrane usate nell’emodialisi, avvicinandosi sempre di più alla fisiologica funzionalità renale.
“La terapia sostitutiva del rene – spiega ancora il Prof. Ronco – ha l’obiettivo di avvicinarsi quanto più possibile alla funzionalità dell’organo che sostituisce. La grande innovazione è rappresentata dalla membrana che rende possibile questa terapia. Grazie alla tecnologia con la quale è stata realizzata, possiamo dire che la sua funzione è molto simile alla membrana del rene umano e quindi permette una performance di purificazione del sangue vicina alla normalità.”
I pazienti con stadio terminale della malattia renale hanno una ritenzione delle tossine, le quali possono avere un impatto su alcune funzionalità biologiche, tra cui il rischio infiammatorio e cardiovascolare. La ritenzione di queste tossine può essere associata anche ad un elevato rischio di mortalità. Il nuovo dializzatore messo a punto da Baxter è dotato di una membrana che mira, in maniera efficace, alle medie molecole grandi che non sono rimosse dai trattamenti di dialisi attualmente disponibili.
Un recente studio ha evidenziato come THERANOVA sia in grado di rimuovere un ampio numero di medie molecole grandi in maniera più efficace rispetto alle attuali terapie emodialitiche. I ricercatori hanno anche rilevato che THERANOVA può superare la performance dell’emodiafiltrazione (HDF) ad alti flussi nella rimozione dei grandi soluti, con limitata perdita dell’albumina.
In Italia sono già circa 300 i pazienti e 80 i centri ospedalieri per la dialisi che utilizzano questa innovativa terapia.
Fonte Baxter