La biostampante BioX, distribuita in Italia da Twin Helix, sfrutta una tecnologia di stampa ad estrusione pneumatica ed offre all’utente un’esperienza senza pari in termini di facilità e flessibilità, tanto da essere già impiegata in oltre 40 laboratori in Italia.
I metodi innovativi per l’ingegneria dei tessuti e degli organi umani possono generare un profondo impatto sul futuro della medicina. La biostampa 3D è considerata una tecnologia rivoluzionaria per spingere e accelerare il progresso nel campo dell’ingegneria dei tessuti e della medicina rigenerativa.
La stampante BioX, prodotta da CELLINK e distribuita in Italia da Twin Helix, sfrutta una tecnologia di stampa ad estrusione pneumatica, grazie alla presenza di un compressore integrato in grado di raggiungere pressioni fino a 700 kPa. L’estrusione del biomateriale e delle cellule avviene grazie a delle cartucce monouso in plastica, dotate di un pistone che vengono connesse alla stampante tramite dei connettori in plastica. L’aria (filtrata) generata dal compressore, permette di spingere il pistone e di conseguenza l’estrusione del biomateriale.
BioX è dotata di 3 testine di stampa intercambiabili che offrono massima flessibilità ed adattabilità all’utilizzo con diversi tipi cellulari. Il vantaggio di poter regolare la temperatura della testina (e di conseguenza del biomateriale) permette di poter utilizzare matrici a base di alginato o cellulosa, collagene e gelatina o metacrilato che, a differenza di molti polimeri naturali, sono sensibili alle variazioni di temperatura ed hanno bisogno di essere stampati a temperatura controllata. L’intercambiabilità delle testine di stampa consente di lavorare anche con tecnologie di stampa alternative quali ad esempio la stampa a getto di inchiostro (per biomateriali a bassa viscosità) o a pistone (per migliorare la precisione di stampa).
Questa biostampante è dotata di quattro lampade LED a 365nm, 405nm, 475nm e 520nm per effettuare photocuring. Inoltre BioX è dotata di un piatto di stampa termoregolabile (da 6 a 60°C) che permette di poter aumentare la stabilità degli oggetti stampati. Infine grazie alla presenza di un doppio filtro Hepa (CLEAN CHAMBER TECHNOLOGY) è possibile lavorare anche sul bancone in condizioni sterili. BioX è inoltre dotata di una lampada UV che, tramite un protocollo pre-impostato, permette la decontaminazione pre e post stampa della camera interna.
Tutte queste caratteristiche rendono attualmente BioX uno strumento unico sul mercato ed attualmente in uso in oltre 40 laboratori in Italia.