L’obiettivo della spin-off universitaria Amypopharma è lo sviluppo di nanoparticelle per la terapia delle amiloidosi, favorendo il progresso nel trattamento di patologie gravi e attualmente incurabili
Un investimento importante pari a 680 mila euro per sviluppare terapie innovative per la cura delle amiloidosi. Il capitale è messo a disposizione da BiovelocITA, il primo acceleratore italiano dedicato alle aziende biotech, per entrare in Amypopharma, società spin-off dell’Università di Milano-Bicocca.
Fra l’Università di Milano-Bicocca e la spin-off Amypopharma era già stato sottoscritto un License agreement relativo al portafoglio brevettuale riguardante nanoparticelle per la terapia della malattia di Alzheimer, comprensivo delle famiglie “ABeta” e “Liposomes” nonché del marchio registrato Amyposomes®, che contraddistingue questi prodotti farmaceutici. Un accordo che ha rappresentato la condizione necessaria per realizzare la successiva operazione di investimento per lo sviluppo di terapie innovative per la cura delle amiloidosi. Nell’ambito del piano di agevolazioni che l’Università mette a disposizione delle proprie società spin-off, Amypopharma si avvarrà per tre anni dell’uso non esclusivo di alcuni spazi universitari a tariffe agevolate.
«La missione di BiovelocITA – commenta Marco Sardina, Chief Scientific Officer di BiovelocITA – è quella di creare un ponte che riesca a collegare il mondo della ricerca con quello dell’industria, individuando scoperte promettenti e potenzialmente eccezionali e trasformandole in un concreto progetto industriale. Questo è lo scopo del nostro coinvolgimento in Amypopharma i cui studi, già a livelli molto avanzati, hanno fino ad ora evidenziato importanti potenzialità terapeutiche che andranno ulteriormente consolidate ed ampliate».
«La ricerca nei campi delle biotecnologie e delle nanotecnologie costituisce una delle molte aree di eccellenza del nostro Ateneo – sottolinea Danilo Porro, Prorettore alla Valorizzazione della Ricerca all’Università di Milano-Bicocca – e il percorso di Amypopharma testimonia ancora una volta come l’intero ecosistema della Bicocca sia rivolto alla valorizzazione della conoscenza e allo sviluppo di modalità organizzative fortemente orientate al progetto, in grado di creare network e generare innovazione insieme al mondo delle imprese e delle società spin-off».
«Con Amypopharma la scienza medica potrà fare un passo avanti nel cammino per la terapia delle amiloidosi. Quando BiovelocITA intercetta progetti di ricerca così promettenti interviene per accelerare la loro verifica di fattibilità, il cosiddetto proof of concept, e per trasformarli in società biotech. Dalla sperimentazione alla pratica, dal laboratorio al mercato: Amypopharma deve proseguire senza indugi sul percorso tracciato in laboratorio per arrivare quanto prima a trasformare i suoi studi in una concreta applicazione clinica», dichiara Gabriella Camboni, Amministratore Delegato di BiovelocITA.
Fonte: Università di Milano-Bicocca