Iniziato il 12 aprile l’ancoraggio, attività con il progetto InterregMed EcoSustain
Con EcoSustain il Parco del Mincio ha attivato una azione di monitoraggio da satellite della qualità delle acque attraverso quattro boe multiparametriche.
L’ancoraggio e installazione sono iniziati ieri in luoghi strategici e siti della Rete Europea Natura 2000 (le Riserve Naturali Valli del Mincio e Vallazza e i laghi di Mantova) per l’analisi e la valutazione delle dinamiche che interessano il corso d’acqua.
La misura in continuo dei principali parametri di qualità dell’acqua permetterà di implementare un alert-system in grado di rilevare condizioni di criticità (anossia, surriscaldamento, sversamenti accidentali, …) e far attivare da parte degli enti gestori azioni di rimedio quali ad esempio l’aumento delle portate, spedizioni di indagine sito-specifiche, ecc.
E’ un ulteriore passo verso una gestione smart del fiume Mincio, in cui diversi attori di un medesimo “tavolo virtuale” mettono in campo azioni mirate per salvaguardare quantità e qualità delle acque del Mincio, così da contrastare l’interrimento delle Valli, conservare e tutelare biodiversità, flora e fauna, ecosistemi.
“Attraverso il progetto EcoSUSTAIN, Interreg Med che coinvolge altri quattro paesi europei e nel quale l’Italia è rappresentata dall’azione portata avanti dal Parco del Mincio – spiega il presidente Maurizio Pellizzer – con l’installazione delle sonde multi-parametriche il Parco del Mincio dà attuazione ad una delle azioni previste dall’Accordo di Programmazione Negoziata denominato Contratto di Fiume Mincio”.
Parametri e punti di installazione sono stati scelti con il supporto scientifico dell’ Università di Parma e le operazioni di installazione hanno richiesto l’utilizzo di un camioncino con lo sbraccio idraulico , l’entrare in acqua con lo scafandro, il supporto di imbarcazioni del Parco, la ripulitura di aree da rovi.
Fonte: parcodelmincio