Come migliorare la produzione in laboratorio: dalla pianificazione alla tracciabilità, prestazioni sempre più alte grazie agli ELN

24 Aprile 2024

La nuova edizione dei webinar B2Better si apre con un talk dedicato agli strumenti software di supporto alla gestione del flusso di lavoro in laboratorio.

 

Sono ripresi gli appuntamenti di B2Better, i webinar di aggiornamento tecnico-scientifico dedicati agli esperti di laboratorio e di processi industriali. Ad aprire questa nuova serie dell’edizione 2024 è stato il talk che si è tenuto lo scorso giovedì 18 aprile, dedicato ad un argomento che va ad interessare una vasta gamma di laboratori scientifici. Durante l’incontro si è infatti discusso di soluzioni e supporti informatici utili ad implementare la gestione complessiva delle procedure previste e coinvolte nel lavoro di laboratorio, e ad organizzare nel modo più efficace i dati raccolti in conclusione di un processo di analisi, sia in contesto di ricerca che di produzione. 

Ospiti del webinar sono stati il dott. Ivan Fagiolino, chimico e direttore di laboratorio e dell’area tecnica e industriale del Gruppo Centro Studi Ambientali di Rimini, e la dott.ssa Elena Braggion, biologa di Polisystem Informatica che si occupa del supporto tecnico operativo nell’implementazione delle tecnologie LIMS. 

Individuare il miglior supporto software da affiancare durante tutte le attività di analisi e di processo è ormai un passaggio cruciale e irrinunciabile al fine di garantire il massimo dell’efficienza in questi ambienti di lavoro. Se proviamo a scendere nel dettaglio della routine di un laboratorio scientifico, ci si può facilmente rendere conto, in effetti, che insieme all’indispensabile rigore nell’applicazione pratica delle varie metodiche di analisi – una forma di attenzione che viene di certo garantita dalla presenza e dalla preparazione dei singoli operatori – è fondamentale riuscire a sviluppare al contempo anche un adeguato programma di monitoraggio e di controllo di tutte le attività introdotte e della struttura dati finale. Ovvero, se non si riesce a definire una opportuna governance delle fasi di lavoro nel loro complesso, l’efficienza finale di un processo potrebbe essere compromessa, nonostante la qualità dei singoli interventi. Nello specifico, questo significa poter riuscire per esempio a pianificare per tempo, a monte e in dettaglio, la programmazione di tutti gli step di lavoro previsti, e a tracciare le operazioni svolte, tenendo nota di tutto ciò che succede e registrando ogni dato di interesse.

A ben vedere, l’esigenza di prevedere un coordinamento generale di questo tipo è emersa fin dagli albori dei laboratori scientifici, trovando nel quaderno di laboratorio un supporto ideale per gli scienziati, semplice nel suo impianto concettuale, ma ricco di potenzialità se utilizzato rispettando le norme definite dallo stesso metodo scientifico. 

In fin dei conti, le versioni più moderne di questo supporto si sviluppano oggi a partire da una struttura organizzativa che tiene conto degli stessi criteri di base, ma offrendo una alternativa tendenzialmente preferibile ad un mezzo, quello puramente cartaceo, che presenta ormai anche dei grossi limiti a fronte delle attuali necessità dei laboratori. Non è un caso, quindi, che tra gli strumenti più utili nel migliorare la gestione del workflow ci sia proprio il quaderno elettronico di laboratorio. Noto con il suo acronimo ELN (Electonic Laboratory Notebook), si tratta di una soluzione informatica sviluppata inizialmente in ambito di ricerca, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, per poi essere introdotta in diverse tipologie di laboratori scientifici. Nel frattempo, l’eccezionale evoluzione di internet, delle nuove tecnologie di comunicazione e del cloud hanno favorito la diffusione e il perfezionamento dell’ELN come supporto prezioso nei laboratori moderni

Di questo tema e di alcune possibili novità introdotte nel settore hanno discusso gli ospiti del primo appuntamento B2Better del 2024. L’ospite esperto, il dott. Fagiolino del Gruppo CSA, ha introdotto il webinar illustrando i principali vantaggi offerti dalle soluzioni informatiche scelte per ottimizzare sotto diversi punti di vista i processi produttivi e di analisi. Secondo Fagiolino, i principali miglioramenti nel processo lavorativo, ad esempio nei contesti dei laboratori chimico-ambientali, si individuano nell’automatizzazione di attività ripetitive, che richiederebbero altrimenti un impiego notevole di tempo e di risorse umane, così come, di conseguenza, nella riduzione di supporti materiali come la carta, favorendo al contempo una maggiore solidità delle informazioni archiviate. Il monitoraggio in tempo reale del processo produttivo, inoltre, permette di individuare subito le principali criticità che possono emergere, in modo da intervenire e correggere il tiro tempestivamente, arginando quindi degli inevitabili rallentamenti di tutto il lavoro. Il fattore tempo è senza dubbio una risorsa di cui aver cura per quelle realtà produttive che ambiscono a rimanere competitive! I sistemi informatici permettono in generale di fornire degli opportuni alert utili a questo scopo, in modo capillare.

Un altro aspetto essenziale è quello della ottimizzazione della pianificazione, intervenendo sui carichi di lavoro, sulle postazioni e sulle risorse umane, con un’attenzione costante al rapporto operatore-macchina e ai tempi di lavorazione richiesti, che possono diventare anche piuttosto stretti, come nel caso nelle analisi microbiologiche delle acque, necessarie per la fruizione idrica quotidiana. Infine, grazie alla tracciabilità dei processi, si ha la possibilità di “vedere”  quello che accade in ogni istante, al fine di garantire la massima qualità dei propri servizi. questo risulta essenziale in particolare per i laboratori che fanno rifermento ai sistemi “17025 di qualità”. Raccogliere conoscenze immediate su questi aspetti permette agli operatori di laboratorio di intervenire immediatamente in quei processi di analisi che, peraltro, hanno urgenza di stare al passo con i sempre più veloci mutamenti tecnologici, con l’introduzione di diverse c innovazioni e dell’evoluzione del mercato.

A seguire, la dott.ssa Braggion di Polisystem Informatica ha descritto più in dettaglio come è possibile strutturare le attività di laboratorio attraverso una particolare soluzione ELN, integrata nel sistema LIMS (Laboratory Information Management System) e progettata per la gestione e la creazione di specifici flussi di lavoro parametrizzabili

Dopo aver inquadrato il contesto storico-tecnologico dello sviluppo dell’ELN, si è puntata l’attenzione sulle caratteristiche e le dinamiche proprie dei laboratori chimico-biologici accreditati, che richiamano l’uso di uno strumento versatile, capace di adattarsi a diversi ambienti ed esigenze. Tener traccia di tutte le operazioni e di tutte le modifiche, registrandole, è fondamentale per dimostrare l’affidabilità e la solidità del laboratorio in fase di ispezione. Il quaderno deve inoltre in qualche modo poter essere personalizzato in un preciso laboratorio, ovvero deve risultare il più possibile flessibile e adattabile.

Il modulo ELN – Jobs progettato da Polisystem risponde a tutte queste necessità, fornendo una virtualizzazione del vecchio quaderno cartaceo, con un approccio user friendly, e prevedendo dei modelli parametrici in grado di strutturare in modo adeguato tutti gli step operativi: è necessario prevedere delle analisi di preparazione? Bisogna inserire delle istruzioni preliminari prima di un’analisi? Bisogna caricare delle foto, degli allegati? Per coprire necessità di questo tipo, i modelli possono fornire un’organizzazione cumulativa o legata alle singole prove, come nel caso delle prove di microbiologia che spesso non consentono di prevedere più operazioni contemporaneamente. Diversi sono i casi pratici a cui ci si può riferire, dall’analisi di solventi BTEX nelle matrici acquose alla salmonella negli alimenti.

Integrare un ELN, cioè un quaderno di laboratorio elettronico di questo tipo, all’interno di un active-LIMS aiuta a raggiungere tutti gli obiettivi di un laboratorio moderno, in rispetto delle normative vigenti. In definitiva, consentendo di sfruttare tutte le potenzialità del laboratorio stesso!

Gli scenari delineati durante il webinar si adattano a tante situazioni di analisi, confermando l’importanza di approfondire i temi legati all’evoluzione tecnologica nei contesti laboratoriali.

L’appuntamento è per il secondo talk B2Better, previsto per il prossimo giugno.

 

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