Come ottimizzare il controllo di qualità nei laboratori: analisi del rischio e software innovativi

12 Marzo 2025
laboratori di prova

Il ciclo di webinar B2Better riparte con un talk dedicato ai controlli di qualità nei laboratori di prova.

 

Quando si parla di qualità, soprattutto nel settore laboratoristico e industriale, ci si riferisce a un concetto piuttosto complesso, che può essere definito sotto molteplici aspetti e in base a diverse possibili circostanze, dall’assenza di errori nelle procedure di analisi al raggiungimento del migliore rapporto costi-efficienza.

Nonostante questa sua intrinseca complessità, la qualità dei processi e dei risultati è un obiettivo che si può raggiungere attraverso una gestione opportuna e attenta di tutte le attività coinvolte, come è nell’interesse di tutte le realtà che intendono rimanere competitive per ottenere risultati di successo. 

 

Questo tema è stato al centro della discussione del primo appuntamento della nuova stagione 2025 dei webinar B2Better, che si è tenuto lo scorso 27 febbraio. 

Durante il talk, infatti, si sono approfonditi gli aspetti legati al controllo qualità nei laboratori, in particolare per ciò che riguarda le prove inter-laboratorio e le analisi del rischio associate, con un focus sulle possibili soluzioni tecnologiche e informatiche più efficaci per ottimizzare questi processi. Si tratta di un aspetto cruciale e molto sentito dagli operatori di una vasta gamma di laboratori di analisi. I laboratori scientifici di qualsiasi tipo e dimensione, in effetti, sono costantemente chiamati ad operare in realtà estraneamente dinamiche e hanno quindi necessità di aggiornarsi con regolarità per rimanere al passo di un contesto tecnologico e normativo in continua e veloce evoluzione. Questo significa essere in grado di mettere a fuoco le strategie più efficaci e di utilizzare i sistemi di controllo più efficienti, al fine di erogare le prestazioni più adeguate agli standard richiesti, ovvero porre al centro non solo gli aspetti tecnici, ma anche l’organizzazione complessiva delle risorse, sia materiali che umane. 

Cosa vuol dire, in concreto, coniugare la pianificazione delle attività previste in un laboratorio, ovvero le sue procedure, con la verifica dei risultati attesi? 

I laboratori di prova sono di certo tra gli ambienti più indicati dove mettere in pratica opportuni interventi di ottimizzazione delle attività. Nei laboratori di prova, infatti, è fondamentale predisporre e garantire delle strutture organizzative altamente flessibili e dei sistemi di controllo efficaci, in coerenza con l’assetto normativo vigente. Per farlo, laboratori di questo tipo – che possono interessare svariate tipologie di analisi, dal settore ambientale a quello alimentare – hanno bisogno del riferimento di precisi indicatori prestazionali e delle migliori tecniche di analisi del rischio per valutare la qualità dei metodi di prova eseguiti. Si tratta, in effetti, di dati e informazioni sempre più richiesti dai documenti tecnici di settore. 

Per raggiungere questi target, diventa quindi essenziale far riferimento a degli strumenti informatici adeguati e tecnologicamente evoluti. Le strategie e gli strumenti innovativi per implementare la gestione dei processi e il controllo qualità nei laboratori, non mancano. È importante però individuare la giusta guida a servizio degli operatori. 

Per chiarire meglio tutti questi spetti, il pubblico che ha seguito in diretta l’ultimo webinar B2Better dedicato al controllo qualità, ha potuto contare sulla consolidata esperienza di due relatori di spicco del settore.

Il primo intervento è stato tenuto dal Dr. Sandro Spezia, chimico, che ha svolto una intensa attività analitica in diversi campi di applicazione, autore di numerose pubblicazioni su riviste internazionali e di libri specialistici sul tema dell’analisi e del monitoraggio ambientale e biologico, attualmente direttore di Unichim, Associazione per l’unificazione nel settore dell’industria chimica. Il Dr. Spezia ha parlato dei controlli utilizzabili dai laboratori per la verifica della validità dei risultati, con un focus particolare sui proficiency test, vale a dire i controlli inter-laboratorio, in riferimento all’analisi del rischio dei metodi analitici. 

Nel suo intervento, il direttore di Unichim ha chiarito cosa significa validare un metodo, a partire dalla scelta dei parametri da considerare fino alla valutazione dei dati in uscita, illustrando in dettaglio i metodi analitici di valutazione, così come citati e descritti nei documenti RT-39 di Accredia. Inoltre, sono state descritte le differenze tra “verifiche periodiche” e “verifiche giornaliere”, unitamente all’organizzazione e al funzionamento delle carte di controllo, strumento molto importante in questi processi di validazione, tenendo conto della ISO 7870-2.

A seguire, il Dr. Vincenzo Bianco, chimico e technical conultant di OQLab, software house specializzata in soluzioni digitali innovative per i laboratori di prova, è sceso più nel dettaglio delle più recenti e innovative strategie tecnologiche e informatiche a disposizione degli operatori dei laboratori di prova. In particolare, il Dr. Bianco ha illustrato le caratteristiche e potenzialità delle piattaforme cloud sviluppate da OQLab per la gestione delle carte di controllo, dei proficiency test e della valutazione del rischio. Nella pratica quotidiana, infatti, i laboratori scientifici sono abituati a monitorare spesso i processi tramite l’utilizzo di carte di controllo, uno strumento agile ed efficace per visualizzare in modo rapido tutti i processi in gioco, così da individuare eventuali situazioni anomale. Questo è possibile grazie a degli opportuni indicatori di performance utilizzati nei software OQLab, che consentono di raggiungere alti valori di accuratezza e precisione. L’accuratezza delle performance viene monitorata anche attraverso i circuiti inter-laboratorio, che possono essere seguiti sulla base di una pianificazione avanzata offerta dagli stessi software OQLab. Analogamente, gli strumenti messi a punto da OQLab permettono una programmazione accurata dei controlli per la valutazione del rischio, definendo in modo mirato anche la più idonea frequenza di partecipazione ai proficiency test.

Come sempre, anche in questo appuntamento il pubblico ha potuto partecipare in diretta rivolgendo delle domande ai relatori, nella parte finale di question time.

 

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