L’Agenzia europea del farmaco ha dato il via libera al primo passo dell’iter di approvazione del vaccino anti-Covid
Buone notizie da Bruxelles in merito al vaccino anti-Covid. L’Agenzia Europea del Farmaco ha dato il via libera al primo passo dell’iter di approvazione del vaccino anti-Covid.
Si tratta dell’inizio della cosiddetta “rolling review”, cioè valutazione continua, per accelerare i tempi sul candidato vaccino anti-Covid sviluppato da AstraZeneca in collaborazione con l’Università di Oxford. Dopo lo stop di qualche settimana fa, è il primo candidato vaccino ad arrivare a questa fase.
Cos’è la rolling review del vaccino
Mentre il ministro della Salute Speranza assicura che il vaccino arriverà entro fine anno, il Comitato per i farmaci ad uso umano (Chmp) ha cominciato ad analizzare il primo set di dati sul vaccino AZD1222, che arrivano però dagli studi di laboratorio, e non sull’uomo.
La decisione del Chmp si basa sui risultati preliminari degli studi preclinici e di fase 1, da cui emerge che il vaccino metà italiano e metà inglese è in grado di innescare la risposta immunitaria, con la produzione di anticorpi e cellule T capaci di colpire il virus.
Sono in corso i trial clinici su migliaia di persone e, via via che arriveranno i dati, saranno esaminati nelle successive fasi di revisione continua. La procedura continuerà finché non ci saranno evidenze scientifiche sufficienti per una formale richiesta di autorizzazione alla commercializzazione del vaccino.
Un iter comunque rapido, più breve rispetto alla norma, com’è stato per il primo medicinale specificamente approvato per Covid-19, il Remdesivir.
AstraZeneca intanto assicura che fornirà all’Ema l’accesso ai dati sul candidato vaccino non appena disponibili, per far sì che il processo di revisione dell’Agenzia possa essere quanto più possibile tempestivo possibile.
Il vaccino di Sanofi ad Anagni
Intanto, la multinazionale Sanofi di Anagni, in provincia di Frosinone, nel Lazio, ha inaugurato le linee di produzione del vaccino anti-Covid che sta sviluppando insieme al colosso farmaceutico Gsk, ma ancora in fase di sperimentazione.
L’hub italiano, insieme a Francia e Germania, sarà uno dei quattro impegnati nella produzione e nella realizzazione delle dosi vaccino anti-Coronavirus.