Parte da Torino un nuovo fondo per le biotecnologie in fase iniziale che ha lo scopo di supportare lo sviluppo di farmaci destinati a curare patologie ad alto «clinical need» come le malattie rare, del sistema immunitario, dell’apparato polmonare e alcuni tipi di tumore.
Claris Ventures Sgr, società di investimenti basata nel capoluogo piemontese annuncia il primo closing del fondo Claris Biotech I, già sottoscritto per 30 milioni e sostenuto da investitori istituzionali come Cdp Venture Sgr per conto di FOF VenturItaly e Compagnia di San Paolo, Ersel e ulteriori investitori privati e family office.
“Il terreno è molto fertile, abbiamo vita facile nel trovare nuove iniziative supportati dal Molecular biotechnology center dell’università di Torino. Quello che mancava era proprio il passaggio successivo, ovvero come trasformare il risultato di una ricerca spesso soltanto accademica in una vera e propria società che faccia sviluppo e quindi cerchi di portare un farmaco all’evidenza clinica che poi permette di autorizzarlo e metterlo in commercio”, spiega Pietro Puglisi, uno dei fondatori di Claris Ventures SGR.
Un passaggio, quello dalla fase preclinica a quella clinica, molto delicato e che ha bisogno di supporto per massimizzarne le probabilità di successo. L’obiettivo, nei prossimi 4-5 anni, è creare un portafoglio di una decina di investimenti in società italiane o nella ricerca di scienziati italiani all’estero che però abbiano un forte legame con il nostro Paese. “Spesso capita di avere rapporti con ottimi ricercatori che lavorano in altre università e con cui si voglia decidere di creare una società qui in Italia per sviluppare una loro ricerca. Praticamente individuiamo le ricerche e le aiutiamo a diventare azienda. Lo step successivo alla creazione del portafoglio – sottolinea Puglisi – sarà aiutarle a raggiungere obiettivi di sviluppo clinico. Quindi vogliamo sviluppare dei farmaci efficaci che trasformino la vita del paziente in aree terapeutiche che hanno un clinical need fortissimo”.
Lo stadio ideale di investimento prevede la possibilità di completare gli studi preclinici e iniziare la fase clinica entro 1-2 anni. Claris Ventures si prefigge di guidare round di investimento da 5-15 milioni di euro, al fine di fornire il capitale necessario a raggiungere un proof-of-concept clinico e poter conseguentemente supportare opportunità di quotazione o trade-sale delle società partecipate. “Lavoriamo a cavallo tra ricerca, finanza e industria farmaceutica. Comprendere le logiche di mondi così diversi è fondamentale per individuare la giusta direzione di sviluppo”, aggiunge Ciro Spedaliere, cofondatore di Claris Ventures.
Al fondo partecipa anche Compagnia di San Paolo. “La nascita di una nuova generazione di gestori e il lancio di un fondo dedicato alle biotecnologie sono segnali importanti per il Paese, che ha la necessità di stimolare la creazione di nuove iniziative imprenditoriali e di farle crescere in Italia”, spiega il presidente, Francesco Profumo. Anche Enrico Resmini, Ceo e Dg di Cdp Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione sottolinea “l’importanza della ricerca nel settore delle biotecnologie”. “Gli investimenti in scienza, ricerca e innovazione – conclude Resmini – diventano un motore fondamentale per rafforzare le realtà imprenditoriali nascenti e per attrarre ulteriori finanziamenti”.