Un’innovativa tecnologia di analisi del respiro, nata dal lavoro di ricerca dell’Università degli Studi di Bari e di Predict, permette la diagnosi precoce e non invasiva di diverse malattie
Le potenzialità dell’analisi del respiro sono state teorizzate già quasi tremila anni fa dal padre della medicina Ippocrate. Sulla ‘breath analysis’, la scienza che analizza le molecole presenti nel respiro per diagnosticare un ampio spettro di patologie, si basa oggi un progetto di ricerca congiunto, divenuto prima prototipo e ora tecnologia industrializzata. Si tratta di Mistral, la prima apparecchiatura diagnostica basata sulla ‘breath analysis’.
Attraverso un semplice soffio, Mistral immagazzina in una cartuccia i composti contenuti nel respiro. In questo modo, un laboratorio specialistico può eseguire la diagnosi di un ampio spettro di patologie, tra cui ad esempio quelle del sistema respiratorio o gastro-intestinale. Il suo funzionamento è semplice: “Si soffia all’interno del dispositivo – spiega Francesca Porcelli, Sales and Product Manager Mistral – e delle apposite cartucce catturano i composti organici volatili (VOCs), ossia quelle tracce dei processi metabolici che si sviluppano naturalmente nell’organismo e che sono poi espulse attraverso l’espirazione. Sono queste tracce a fornire informazioni preziose sullo stato fisio-patologico dell’organismo e, quindi, in grado di dire molto sullo stato di salute”.
Il device nasce da una ricerca co-finanziata dalla Regione Puglia, che ha unito le competenze dei ricercatori delle facoltà di Medicina e di Biologia dell’Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’, guidati dal Prof. Gianluigi De Gennaro, e quelle degli ingegneri dell’area Ricerca e Sviluppo di Predict e altre PMI pugliesi. La ricerca ha permesso di identificare oltre 3.400 VOCs e di focalizzarsi ad oggi soprattutto sulla diagnosi del carcinoma al colon retto e del mesotelioma pleurico maligno.
L’analisi dell’espirato non è invasiva, non richiede la presenza di personale specializzato ed è adatta a tutti i soggetti, perché è sicura, economica e può essere ripetuta con frequenza. L’obiettivo è rispondere alla crescente necessità di eseguire una diagnosi precoce di numerose patologie e di monitorare alterazioni metaboliche indotte da interventi chirurgici o dall’esposizione a sostanze inquinanti. Una prospettiva dal sapore futuristico ma assolutamente concreta: diagnosticare molto precocemente una grave malattia esclusivamente attraverso l’analisi del respiro umano.