Come misurare il Carbonio Organico in un campione di acque di scarico?
Esistono diverse tecniche per determinare il Carbonio Organico nelle acque di scarico, quelle più utilizzate sono il BOD5 (Domanda Biologica di Ossigeno), il COD (Domanda Chimica di Ossigeno) e il TOC (Carbonio Organico Totale).
Le prime due sono misure indirette del Carbonio Organico e quindi soffrono di tempi lunghi di determinazione, dell’utilizzo e dello scarto di reagenti pericolosi e tossici, di problemi di ripetibilità.
Il TOC è una determinazione diretta e può essere utilizzata insieme o in alternativa al COD e BOD5: aumenta la velocità di analisi, l’accuratezza e la precisione senza l’uso di sostanze pericolose. In particolare la tecnica della combustione ad alta temperatura, utilizzata dallo strumento enviro TOC di Elementar Italia, ha reso questa determinazione sempre più affidabile, in ogni tipologia di acqua, e in particolare nelle acque di scarico.
Quali sono gli altri vantaggi del TOC rispetto al COD e BOD5?
Gli analizzatori TOC sono più sensibili e versatili, possono funzionare 24 ore su 24 aumentando la produttività del laboratorio. La determinazione del TOC su un campione di acqua impiega tipicamente qualche minuto al contrario del COD che ne impiega qualche ora o del BOD5 che richiede 5 giorni. Quindi se si misura il TOC ogni 10 minuti, con un fattore di correlazione TOC/COD si ottengono valori di COD altrettanto frequentemente.
L’utilizzo della combustione ad alta temperatura ha il vantaggio di poter essere utilizzata per la determinazione del TOC in un ampio range di concentrazione, dai ppb ai ppm, e per acque particolarmente “sporche” ad esempio con un elevato carico di solidi in sospensione, presenza di acidi, Sali, metalli.
Ma non solo. Questa tecnica è applicabile anche ai campioni solidi.
Per aumentare la versatilità e profittabilità lo strumento enviro TOC è configurabile anche con un autocampionatore per campioni solidi.
E le normative per le acque di scarico cosa dicono?
La Direttiva 91/271 CEE del Consiglio delle Comunità Europee precisa che “il parametro richiesta biochimica di ossigeno (BOD5 a 20°C) …. può essere sostituito dai seguenti: carbonio organico totale (TOC), o richiesta totale di ossigeno (TOD), nel caso in cui si possa stabilire una relazione tra il BOD5 e il parametro sostitutivo”.
Nell’Unione Europea, c’è comunque un crescente riconoscimento dei vantaggi di diversi processi di misurazione e importanti passi avanti sono stati fatti per limitare l’uso di materiali pericolosi, così come in altri Stati. Nella Decisione di Esecuzione 2016/902 della Commissione, la relazione riassume la posizione assunta anche da molte altre istituzioni, vale a dire che “il monitoraggio del TOC è l’opzione preferita perché non si basa sull’uso di composti molto tossici.”
In un mondo con una continua crescita industriale, l’importanza del monitoraggio delle acque reflue diventa sempre più critico e sempre più importante saranno metodi di controllo accurati.
Stiamo assistendo a una transizione, dove il TOC è al centro della scena!
Per saperne di più sull’argomento guarda la registrazione del webinar organizzato dagli esperti Elementar
in collaborazione con LabWorld.it