In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, lo scorso 22 maggio, FederBio ha posto l’attenzione sull’importanza di tutelare la biodiversità del suolo, oggi in pericolo a causa dell’uso intensivo dei pesticidi
La ricerca “Pesticidi e invertebrati del suolo: una valutazione dei rischi” curata da Nathan Donley, del Center for Biological Diversity di Tucson, recentemente pubblicata sulla rivista Frontiers in Environmental Science, traccia un quadro decisamente allarmante.
Secondo l’analisi, che ha esaminato quasi 400 studi sugli effetti dei pesticidi (circa 284 principi attivi) su oltre 275 specie di invertebrati che vivono prevalentemente nel suolo, l’esposizione ai pesticidi ha avuto un impatto negativo su queste specie nel 70,5% dei casi rispetto ai 2.842 parametri testati.
Lo studio rimarca, inoltre, che il rischio viene amplificato dal fatto che comunemente nei terreni agricoli non si trovano singoli principi attivi, ma miscele di pesticidi i cui effetti possono risultare sinergici e pregiudicare seriamente la biodiversità del suolo.
Si tratta di un dato estremamente preoccupante per FederBio, considerando che la biodiversità del suolo è fondamentale per sostenere la vita sulla Terra e che gli invertebrati come i lombrichi, pesantemente danneggiati dall’uso massiccio di pesticidi, sono alla base della salubrità e della fertilità dei terreni.
Il pericolo per la biodiversità del suolo è al centro anche di un rapporto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) compilato da 300 scienziati, il primo sullo stato globale della biodiversità nei terreni.
Lo studio parte dalla constatazione che un quarto di tutte le specie animali sulla Terra vive sotto i nostri piedi e fornisce nutrienti preziosi, per poi evidenziare come l’uso eccessivo di fertilizzanti, pesticidi e antibiotici sia tra le principali cause dei danni agli ecosistemi del suolo.
La riduzione dell’impatto dell’inquinamento ambientale, alla base della perdita di biodiversità e della distruzione degli habitat naturali, è anche al centro del Piano d’azione ”Azzerare l’inquinamento atmosferico, idrico e del suolo”, recentemente adottato della Commissione europea.
Il Piano, che tra gli obiettivi chiave ha quello di migliorare la qualità del suolo riducendo del 50% le perdite di nutrienti e l’uso di pesticidi chimici, traduce in azione le politiche dell’Ue tese a contrastare e prevenire l’inquinamento da sostanze tossiche per abbassarlo a livelli non dannosi per la salute umana e degli ecosistemi naturali.
“Anche se spesso non ci si pensa, c’è un enorme serbatoio di biodiversità che vive sotto terra ed è importante come quella in superficie per la produzione di cibo, la purificazione dell’acqua e il contrasto ai cambiamenti climatici. Gli equilibri del sottosuolo sono fondamentali per la vita, ecco perché in occasione della giornata mondiale dedicata alla biodiversità, abbiamo voluto riportare l’attenzione sugli ecosistemi più nascosti. L’agroecologia, che si basa sull’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità e la salvaguardia delle risorse naturali, è fondamentale per preservare la fertilità e la salute delle specie che vivono nei terreni, preziose anche per trasformare i rifiuti in sostanze nutritive. In linea con il Piano d’azione e con le politiche green europee, il biologico, escludendo l’uso di fertilizzanti, fitofarmaci e altre sostanze chimiche di sintesi che possono avere effetti dannosi, punta a tutelare il benessere delle piante e di tutti gli esseri viventi del Pianeta”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio.