Gli impieghi dell’analisi FT-NIR, ma anche le nuove applicazioni e le normative che definiscono queste metodiche in campo alimentare sono state trattate approfonditamente nel webinar Bruker del 27 ottobre.
Ad illustrare l’argomento Anita Luviner, Food Key Account Manager per la divisione Optics di Bruker, specializzata in spettroscopia NIR nel settore alimentare agricolo e nella spettroscopia medio infrarossa nel settore industriale.
Bruker è una società quotata in borsa, leader a livello mondiale nella strumentazione analitica ad alto valore che impiega circa 7400 persone in tutto il mondo. Nata nel 1960 in Germania con prodotti per la risonanza magnetica nucleare, oggi vanta diverse divisioni dedicate a classi di tecniche specifiche. Con le sue diverse divisioni Bruker copre i differenti bisogni dell’industria lattiero-casearia. Bruker Optics si occupa di spettroscopia NIR e FT-IR ma anche spettroscopia e microscopia Raman, in particolare nel settore lattiero-caseario fornisce strumentazione per il controllo qualità e per il controllo di processo.
Le altre tre divisioni sono Bruker AXS / Bruker Nano, Bruker Daltonics e Bruker Biospin ed offrono strumentazione per le diverse aree di analisi e di controllo all’interno di un’industria lattiero casearia. Questo per l’analisi FT-NIR lungo tutto il ciclo di produzione: delle materie prime in ingresso, con la strumentazione da laboratorio, al controllo della lavorazione at-line e direttamente nella linea di produzione, fino al controllo del prodotto finito.
Nel webinar la Dott.ssa Luviner ha illustrato come attraverso questa tecnica è possibile realizzare analisi differenti – di identificazione, quantificazione e non targeted screening – dettagliando per ognuna caratteristiche e vantaggi. D’altronde il controllo qualità con la tecnologia NIR per l’analisi di laboratorio e di processo è lo stato dell’arte in molti settori industriali in ambito food, agricoltura e mangimi ma anche chimico, farmaceutico, cosmetico o della carta.
Dopo una carrellata di tutti i parametri analizzabili con questa tecnica – standard da etichetta e non standard come collagene, caseina, acidità o acidi grassi, ph sale e alcool – abbiamo visto nel dettaglio qual è la regione dello spettro elettromagnetico coinvolta nell’analisi tramite NIR e di conseguenza cosa può essere determinato con questa metodologia con quattro esempi concreti.
La cosa importante quando si sceglie questa tecnica, precisa la relatrice, è capire la tipologia del campione (liquido, solido o semi-solido) e con quale tecnica leggerlo con un NIR fra trasmissione, riflessione e transflettanza. Superato questo passaggio il NIR offre numerosi vantaggi che abbiamo visto insieme uno per uno.
Nella seconda parte del webinar sono stati esposte alcune applicazioni tipiche di controllo qualità nell’industria alimentare e agricola per poi passare ad un focus sull’analisi dei prodotti lattiero-caseari con la spettroscopia FT-NIR nelle varie fasi della filiera dove la differenza è data dalla tecnica di campionamento. Grazie a questa modalità con un unico strumento è possibile analizzare il latte, il siero, la crema o la panna, ma anche i prodotti intermedi e quelli finiti.
La novità in questo ambito è la crescente richiesta di prodotti a base vegetale (latte di riso, avena, cocco) dove l’Italia è il terzo Paese in Europa in termini di vendite. Lo stesso vale per i sostituti vegani di carni e altre proteine animali. Bruker ha quindi deciso di investire in questo settore sviluppando metodiche già pronte per bevande vegetali, con calibrazioni per determinare le proteine, gli zuccheri totali, i grassi, la densità e i carboidrati. A queste ne seguiranno altre dedicate al settore vegano, su cui l’azienda sta già lavorando.
Per finire, la Dott.ssa Luviner ha esposto una carrellata di standard e linee guida per l’FT-NIR con il dettaglio delle norme ISO che danno la sicurezza di questa metodologia nel settore lattiero-caseario, sia per analisi da banco nei prodotti liquidi, sia in linea produttiva nel processo ad esempio dei formaggi. Analogamente esistono linee guida nel settore mangimistico, acidi grassi ed oli edibili. Anche per lo screening non mirato per l’individuazione di frodi e adulterazioni alimentari esiste un metodo normato per l’impiego di FT-NIR che consente di rilevare campioni sospetti da sottoporre ad ulteriori indagini.
Tra le domande più rilevanti a cui è stata data risposta nella sessione di Q&A: uno strumento FT-NIR può rientrare in un progetto di Industria? Di che tipo di manutenzione necessita uno strumento FT-NIR? Si possono creare metodi per nuovi parametri o prodotto rispetto a quelli nominati?
Per approfondire proponiamo di seguito
la registrazione integrale del webinar