Genetica per la biodiversità, FEM guida il nuovo network europeo “G-BiKE”

9 Aprile 2019
G-BIKE

La FEM al vertice di “G-BiKE”, una nuova rete europea di ricerca per valorizzare la genetica e la genomica nell’ambito della conservazione della biodiversità

 

Il network, inserito nel programma Horizon 2020 COST, si è dato appuntamento per la prima volta a marzo a Bruxelles, eleggendo come Chair (Coordinatore) e rappresentante scientifico Cristiano Vernesi, ricercatore della Fondazione Edmund Mach con grande esperienza nel campo. La sfida principale è promuovere l’uso di queste scienze biologiche come strumento standard nel monitoraggio e nella gestione di specie vegetali e animali per garantire la loro persistenza e assicurare di conseguenza la continua disponibilità di servizi ecosistemici, anche alla luce degli impatti del cambiamento climatico.

G-BiKE”, acronimo di Genomic Biodiversity Knowledge for Ecosystems Resilient, è promosso nell’ambito del programma COST (European Cooperation in Science and Tecnhology), all’interno di Horizon 2020. Come il telaio di una bicicletta, il network intende unire due “ruote”: da un lato gli scienziati, che rispondono a questioni scientifiche usando strumenti come genomica e genetica, e dall’altro professionisti e stakeholders. Lo scopo principale è quindi “pedalare” per stabilire il ruolo della genetica nella gestione dei sistemi naturali e nella loro capacità evolutiva e sviluppare strumenti standard per il monitoraggio, da implementare nella politiche locali ed europee.

Nel primo incontro, svoltosi a marzo a Bruxelles, si sono riuniti più di 45 scienziati provenienti da 27 Paesi europei. In quell’occasione Cristiano Vernesi, ricercatore del Centro Ricerca Innovazione della Fondazione Edmund Mach, è stato eletto come Chair e rappresentante scientifico. La Fondazione Edmund Mach, attraverso il Centro Ricerca e Innovazione, si occupa di diversi progetti che prevedono l’uso della genetica per la conservazione della biodiversità. Tra gli altri il monitoraggio dei grandi carnivori, la ricostruzione dell’adattamento di piante selvatiche alla siccità e all’altitudine, lo studio delle dinamiche di popolazione del lupo attraverso l’analisi di Dna antico e l’analisi della biodiversità vegetale con estrazione di materiale biologico dai ghiacciai.

In seno a “G-BiKE” sono stati pianificati corsi di formazione e laboratori in siti Natura 2000, eventi scientifici di divulgazione, conferenze e webinars. I vari sotto-gruppi del progetto, guidati sia da scienziati sia da professionisti della conservazione, sono “Implementing genetic into management”, “Monitoring of genetic diversity”, “Genomics and ecosystem services”, “Biotechnological assessment and knowledge sharing”.

© Riproduzione riservata

ARTICOLI CORRELATI

Arpav

Arpav sperimenta i droni per il monitoraggio ambientale nei progetti europei

La valutazione dell’impatto dell’inquinamento luminoso sulla biodiversità acquatica, ma anche l’analisi approfondita del territorio lungo un fiume sono attività di...

fiera di rimini ecomondo 2024

Ecomondo 2024, i grandi numeri della più grande edizione di sempre

+5% le presenze totali, 1620 brand, 166000 mq di esposizione: tutti gli indicatori in crescita per la 27ª edizione dell’evento...

susteinability weeks di starlab

Visite a più di 100 laboratori: le Sustainability Weeks di Starlab un successo strepitoso

L'azienda ha inoltre organizzato sei webinar nel Regno Unito, Germania, Francia e Italia, che hanno attratto un totale di 248...

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60 Editrice Industriale è associata a:
Anes
Assolombarda

LabWorld

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 59

Se vuoi diventare nostro inserzionista, dai un’occhiata ai nostri servizi.
Scarica il mediakit per maggiori dettagli in merito.

La nostra certificazione CSST WebAuditing

Editrice Industriale è associata a:Anes  Assolombarda