I laghi sempre più poveri di ossigeno, a rischio la biodiversità

11 Giugno 2021
ossigeno

Le acque dei laghi stanno perdendo ossigeno, e molto piu’ velocemente degli oceani: un fenomeno che sta avvenendo in tutto il mondo a causa del riscaldamento globale e che mette a rischio sia la biodiversita’ sia la qualità dell’acqua potabile. Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Nature dall’americano Rensselaer Polytechnic Institute di Troy.

Secondo l’analisi, Coordinata da Kevin Rose e Stephen F. Jane, a partire dal 1980 i livelli di ossigeno nei laghi è sceso del 5,5% in superficie e del 18,6% nelle acque più profonde. Un cambiamento gigantesco, che presenta un impatto diretto sugli ecosistemi, in particolare per la vita dei pesci. Ma anche altera anche i cicli biochimici, provocando anche maggiori emissioni di gas ad effetto serra nell’atmosfera.

Tutto il complesso della vita dipende dall’ossigeno. Quando si inizia a perderlo, si ha un impoverimento potenziale di specie. I laghi stanno perdendo ossigeno 2,75-9,3 volte più in fretta degli oceani. Un calo che puo’ avere un impatto sull’ecosistema“, dichiara Rose.

I dati sono stati raccolti dai ricercatori del Global Lake Ecological Observatory Network, che hanno studiato più di 45mila campioni (i più vecchi risalgono al 1941, mentre i più recenti sono stati prelevati nel 2019) provenienti da 400 laghi, principalmente in America del Nord e in Europa. Il principale motore del calo dell’ossigeno –  pari a 0,11 milligrammi per litro per ciascun decennio – è l’aumento della temperatura media globale, che sulla superficie dei laghi ha comportato un incremento di 0,38 gradi centigradi.

 

Pesci e insetti a rischio

I ricercatori attribuiscono questo fenomeno all’innalzamento delle temperature. Dopo il mescolamento invernale, che fa sì che le acque superficiali ricche di ossigeno scendano verso il fondo e quelle ricche di nutrienti salgano, in estate si verifica una stratificazione termica, con uno strato superiore caldo.

Questa stratificazione avviene sempre sempre più verso l’inizio dell’anno, con i microorganismi che hanno più tempo per consumare l’ossigeno disponibile, spiega a Keystone-ATS Martin Schmid, coautore dello studio presso l’Istituto federale per l’approvvigionamento, la depurazione e la protezione delle acque (Eawag).

Questo è problematico, perché si possono formare zone senza ossigeno dove gli organismi viventi non possono sopravvivere. È il caso ad esempio al livello dei sedimenti, dove sono a rischio le uova dei pesci e le larve degli insetti, afferma Schmid.

 

“Sentinelle del cambiamento ambientale”

In particolare, in un vasto sottogruppo di laghi inquinati da nutrienti, i livelli di ossigeno superficiale sono aumentati quando le temperature dell’acqua superavano la soglia che favoriva i cianobatteri, che possono creare tossine quando fioriscono sotto forma di alghe dannose.

Tutto il complesso della vita dipende dall’ossigeno. Quando si inizia a perderlo, si ha una perdita potenziale di specie. I laghi stanno perdendo ossigeno 2,75-9,3 volte più in fretta degli oceani. Un calo che può avere un impatto sull’ecosistema“, scrive da parte sua Kevin Rose.

Benché i laghi rappresentino “soltanto” il 3 per cento della superficie della Terra, essi sono di grande importanza, anche e soprattutto per la biodiversità che ospitano. Inoltre, tali bacini sono più piccoli dei mari, e per questo reagiscono più rapidamente agli effetti dei cambiamenti ambientali.

I laghi sono delle sentinelle del cambiamento ambientale e di potenziali minacce, perché rispondono ai segnali atmosferici e dell’ambiente circostante. Se questa loro maggiore biodiversità sta cambiando così rapidamente, vuol dire che i cambiamenti atmosferici hanno già influito sugli ecosistemi“, aggiunge Jane, co-coordinatore dello studio. Le concentrazioni di ossigeno sono importanti anche per la qualità dell’acqua: quando calano, aumentano i batteri capaci di vivere senza ossigeno e che producono gas serra. I laghi quindi starebbero rilasciando una maggiore quantità di metano nell’atmosfera.

 

 

© Riproduzione riservata

ARTICOLI CORRELATI

microbioma suolo ENEA

Agricoltura: studiare l’impatto del cambiamento climatico del suolo grazie all'intelligenza artificiale

La ricerca sul microbioma del suolo, condotta da ENEA e dall'Università di Bari, apre nuove prospettive per la gestione sostenibile...

ecomondo

Ecomondo 2024: Nuovi orizzonti per le bioplastiche nell'industria sostenibile

Dal 5 all'8 novembre 2024, la Fiera di Rimini ospiterà la 27ª edizione di Ecomondo. L'evento organizzato da Italian Exhibition...

ceneri vulcaniche

Ceneri vulcaniche, da rifiuto a risorsa per depurare le acque

Uno studio di due ricercatrici dell'Università di Catania prevede l'uso di materiali filtranti innovativi, tra cui i depositi piroclastici dell’Etna,...

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60 Editrice Industriale è associata a:
Anes
Assolombarda

LabWorld

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 59

Se vuoi diventare nostro inserzionista, dai un’occhiata ai nostri servizi.
Scarica il mediakit per maggiori dettagli in merito.

La nostra certificazione CSST WebAuditing

Editrice Industriale è associata a:Anes  Assolombarda