Il contributo del supercalcolo nel monitoraggio ambientale

16 Gennaio 2023
Il contributo del supercalcolo nel monitoraggio ambientale

Integrando simulazioni climatiche, osservazioni satellitari e dati di monitoraggio della vegetazione è possibile gestire in modo più intelligente e sostenibile le risorse naturali e il territorio.

 

Gli High Performance Computer sono dei sistemi di elaborazione di grande potenza che possono essere utilizzati per ridurre i rischi associati ai cambiamenti climatici. Elaborando dati e producendo previsioni climatiche accurate, consentono una gestione più intelligente e sostenibile delle risorse naturali e del territorio.

 

Usare super-computer per affrontare i cambiamenti climatici è l’obiettivo del progetto europeo Highlander, i cui risultati finali sono stati presentati nell’ambito di un workshop svoltosi alla Fondazione Edmund Mach, partner assieme ad altri otto enti di ricerca e amministrazioni e all’ente coordinatore, il Cineca. Ad aprire i lavori sono stati il prof Mario Pezzotti, dirigente del Centro Ricerca e Innovazione FEM e Gabriella Scipione, responsabile della Data Management Analytics area in HPC presso CINECA.

Integrando simulazioni climatiche, osservazioni satellitari e dati di monitoraggio della vegetazione è possibile gestire in modo più intelligente e sostenibile le risorse naturali e il territorio.

FEM, in particolare, si è occupata degli impatti del cambiamento climatico sulla gestione dei parchi naturali e sulle azioni da intraprendere per mitigare gli effetti negativi. Secondo Damiano Gianelle, responsabile dell’Unità di Ricerca Ecologia Forestale e coordinatore delle attività FEM per Highlander, l’uso dei super computer permette oggi di elaborare in modo nuovo le grandi quantità di dati disponibili, ottenendo strumenti e applicazioni che possono già essere concretamente utilizzate per la gestione delle risorse naturali.

“FEM svolge ricerche sulle interazioni tra vegetazione e clima – spiega Gianelle. Abbiamo utilizzato il super computer di Cineca per elaborare immagini satellitari al fine di monitorare i boschi in Trentino colpiti dal bostrico, ma anche per creare mappe di taglio dei prati e non da ultimo, mappe di uso dei pascoli da parte dei bovini confrontando le dinamiche annuali con quelle medie del quinquennio precedente per verificare l’intensità di utilizzo delle aree nei diversi anni. Abbiamo usato nuovi sensori anche per monitorare in continuo la fisiologia delle piante, in particolare abete rosso e faggio, nel parco di Paneveggio, e sempre in questa area abbiamo mappato le specie forestali e la biomassa dei boschi“.

 

 

Scheda azienda

© Riproduzione riservata

ARTICOLI CORRELATI

qualità dell'aria in italia Snpa 2024

L'informativa annuale di SNPA sulla qualità dell'aria in Italia nel 2024

Trend di riduzione per particolato PM2,5 e biossido di azoto, sempre critici l’ozono in estate e il PM10 giornaliero. Nuovi...

simbolo del riciclo università di trento

La leva delle emozioni per riciclare di più e meglio

Uno studio dell’Università di Trento ha dimostrato che, in presenza del simbolo del riciclo su bicchieri e tovaglioli, il 96%...

emissioni nazionali dei gas serra - Ispra

ISPRA comunica i dati ufficiali delle emissioni dei gas serra in Italia: nel 2023 in calo del 26% rispetto al 1990

Le fonti rinnovabili trainano il miglioramento, resta critico il settore dei trasporti, le cui emissioni derivano per oltre il 90%...

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60 Editrice Industriale è associata a:
Anes
Assolombarda

LabWorld

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 59

Se vuoi diventare nostro inserzionista, dai un’occhiata ai nostri servizi.
Scarica il mediakit per maggiori dettagli in merito.

La nostra certificazione CSST WebAuditing

Editrice Industriale è associata a:Anes  Assolombarda