L’acquisizione dell’azienda statunitense stabilisce la presenza di Menarini nel mercato biofarmaceutico oncologico americano
Il Gruppo Menarini ha annunciato di aver completato con successo l’acquisizione di Stemline Therapeutics, una società biofarmaceutica americana focalizzata sullo sviluppo e la commercializzazione di terapie oncologiche innovative. Nel complesso l’operazione vale fino a 677 milioni di dollari.
“Siamo entusiasti – commenta Elcin Barker Ergun, ceo del Gruppo Menarini – di aver completato l’acquisizione di Stemline e di poter dare al loro team di professionisti affermati il benvenuto in Menarini. L’arrivo del prodotto Elzonris, che ha il potenziale di trattare molte altre neoplasie, insieme ad altri prodotti presenti nella pipeline di Stemline, incrementerà le nostre capacità di ricerca e sviluppo e accelererà i nostri sforzi per fornire terapie oncologiche innovative di cui i pazienti hanno bisogno”.
Menarini ha acquisito Stemline con un pagamento anticipato di $11,50 per ogni azione e un Contingent Value Right (“CVR”) non quotato che darà diritto a ciascun azionista di ricevere un ulteriore $1,00 per azione al verificarsi della prima vendita di Elzonris in uno dei paesi EU5 previa approvazione da parte della Commissione Europea.
Stemline ha lanciato il prodotto Elzonris per il trattamento della neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche in pazienti adulti e in pazienti pediatrici, di un’età pari o superiore ai due anni, in seguito all’approvazione dell’Fda, nel dicembre 2018. Elzonris è una terapia innovativa mirata che agisce in maniera selettiva sul recettore alfa (CD 123) dell’interleuchina-3 (IL-3), un target presente in una vasta gamma di neoplasie.
Contemporaneamente, Stemline ha portato avanti il proprio lavoro di ricerca con una valutazione in studi clinici per ulteriori applicazioni di Elzonris tra cui leucemia mielomonocitica cronica (CMML), mielofibrosi (MF), leucemia mieloide acuta (AML). Altri prodotti nell’attuale pipeline includono felezonexor (SL-801) (inibitore di XPO1 in Fase 1 per pazienti affetti da tumori solidi in fase avanzata) e SL-1001 (un inibitore della cinasi RET, in fase di avanzato sviluppo preclinico).