La società danese “AW Technologies” ha acquisito i diritti su un sistema di tosse artificiale, ideato dai ricercatori del dipartimento di Medicina e Chirurgia di Milano-Bicocca
I diritti sul tubo medico “intelligente” che riproduce la tosse artificialmente, sono stati acquisiti dalla società danese “AW Technologies”, operante nel settore della ventilazione artificiale. Brevettato dall’Ateneo, il prototipo riduce il discomfort dei pazienti intubati e i rischi di potenziali infezioni.
Le già precarie condizioni dei pazienti intubati sono spesso aggravate dalla ritenzione di secrezioni: l’assenza di indicatori precoci, determina spesso un tardivo intervento dell’equipe medica sul paziente. La rimozione delle secrezioni avviene attraverso la cosiddetta aspirazione endotracheale. Si tratta di un’operazione piuttosto invasiva e causa di possibili complicazioni, come polmonite o propagazione delle infezioni. Il tubo endotracheale, inoltre, prevede una cuffia, ovvero un palloncino gonfiato con aria a bassa pressione, da mantenere costante per evitare un possibile danno ischemico.
«Lo strumento – dice la Professoressa Valsecchi, Direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca – è stato brevettato dalla stessa Università in quanto frutto della ricerca condotta principalmente dal suo team di anestesisti e rianimatori. Questa invenzione conferma la vocazione del Dipartimento a condurre una ricerca trasferibile alla clinica ed al letto del paziente, per migliorarne le condizioni, poiché in specifico consentirebbe di aggirare l’ostacolo rappresentato dall’aspirazione endotracheale, attraverso una manovra di tosse artificiale». Grazie a questa invenzione, infatti, è possibile rimuovere le secrezioni dalla trachea, in maniera tempestiva e frequente. La pressione, inoltre, è tenuta costantemente sotto controllo: un misuratore di pressione permette di coordinare pressione del paziente e ventilazione, svuotando o rigonfiando di conseguenza la cuffia del tubo endotracheale. Trattandosi di un sistema completamente automatico, consente di ridurre la mole del lavoro infermieristico. Referenti scientifici del progetto inerente a questo prototipo sono il dottor Alberto Zanella e il Professor Antonio Pesenti, attualmente impegnati presso l’Università degli Studi di Milano; il dottor Luigi Castagna e il dottor Vittorio Scaravilli del Policlinico di Milano.
“AW Technologies”, con sede a Aalborg in Danimarca, ha come mission quella di innovare i sistemi di cura per ottimizzare la gestione della ventilazione nell’unità di terapia intensiva e anestesia, attraverso tecnologie all’avanguardia. Obiettivo principale: ridurre infezioni e polmoniti dovute alla ventilazione artificiale.
Tutti i pazienti con tubo endotracheale o cannula tracheale possono beneficiare di questo dispositivo, a breve utilizzabile in ambito di ricerca clinica. Questo sistema potrebbe essere implementato nei respiratori artificiali di sale operatorie, terapia intensiva, strumenti di ventilazione artificiale a lungo termine e ventilazione artificiale domestica. La manovra di tosse artificiale può probabilmente divenire in futuro lo standard d’eccellenza per la gestione delle secrezioni.
Fonte: Ufficio stampa Università di Milano-Bicocca