BINDER presenta l’incubatore a CO2 modello C 170, dotato di camera in acciaio inox e kit in rame in quattro pezzi
Gli incubatori a CO2 di BINDER sono noti per la loro capacità di evitare contaminazioni: nella camera interna, priva di fughe in acciaio inox e con poche strutture interne, i microbi non trovano superfici adatte alla loro riproduzione. Tuttavia vi sono ancora degli scienziati che, per via delle loro esperienze positive con gli incubatori in rame, ricorrono volentieri a questo metallo. Anche in questo caso BINDER ha una soluzione da proporre: il modello C 170.
Questo tipo di incubatore è dotato della comprovata camera in acciaio inox e di un kit in rame in quattro pezzi, che comprende tre ripiani estraibili in rame e una vaschetta dell’acqua placcata in rame. Questa combinazione garantisce una maggiore sicurezza, senza dover ricorrere a procedure complesse nel campo delle colture cellulari primarie e nella ricerca sulle cellule staminali. Secondo l’opinione del manager di prodotto Dott. Ric. Jens Thielmann “il rame ha un effetto biocida, vale a dire, tale metallo pesante già in piccole concentrazioni è tossico per i microorganismi, comportandone la morte”.
BINDER è uno dei pochi produttori di incubatori che hanno nel loro catalogo anche il rame. Thielmann aggiunge: “Per la camera interna il materiale migliore rimane l’acciaio inox: sulle sue superfici asciutte con angoli arrotondati non cresce nulla, e in qualsiasi momento è visibile lo stato di perfetta pulizia”.
Grazie all’intenso scambio di opinioni con i clienti, BINDER ha constatato che proprio tale soluzione si rivela la migliore nelle applicazioni pratiche, anche in quelle più sensibili. “Siamo lieti di poter mettere sempre a disposizione dei clienti prodotti ad hoc per soddisfare le loro esigenze. Su questo continueremo a lavorare, in modo che ciascuno possa ricevere l’apparecchio BINDER di cui ha bisogno” ha dichiarato Thielmann.
Fonte BINDER GmbH