La complessa e tuttora incompleta normativa nazionale in materia di inquinamento acustico si presta, talora, ad interpretazioni diverse e, conseguentemente differenti risultano, in alcuni casi, anche le modalità di applicazione dei valori limite attualmente vigenti.
Il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente ha avviato uno studio su questo tema, per indagare ed evidenziare gli aspetti critici e formulare, ove ritenuto opportuno, eventuali proposte di modifica normativa.
Il Rapporto “Indagine sulle criticità relative all’applicazione dei valori limite vigenti in materia di inquinamento acustico”, che illustra i risultati dell’indagine condotta nell’ambito della Rete dei Referenti Tematici del Rumore, costituisce anche un interessante contributo alla futura definizione di modalità più chiare di applicazione della normativa.
I temi trattati nell’indagine rappresentano gli aspetti per i quali la normativa può dar adito a interpretazioni differenti da parte dei tecnici e per i quali si rendono necessari interventi esplicativi. Il questionario utilizzato in questo studio è composto da una sezione introduttiva, con 6 domande a risposta aperta, e da 90 quesiti, strutturati nelle cinque sezioni relative ai valori limite di emissione, valori limite per il rumore prodotto da infrastrutture stradali e ferroviarie, valori limite assoluti di immissione, valori limite differenziali di immissione e fattori correttivi previsti dal D.M. 16/03/1998.
Gli aspetti trattati spaziano dalle tematiche generali agli specifici casi di applicazione riscontrabili durante le varie attività espletate dai Tecnici Competenti in Acustica. L’analisi dei dati consente di suddividere le tematiche in due ambiti distinti in base al livello di criticità, assumendo, come discriminante il valore percentuale uguale al 70% di uniformità di risposta ai singoli quesiti.
Nel primo ambito si riscontrano pertanto gli aspetti di applicazione dei valori limite per i quali, data la sostanziale uniformità interpretativa, la revisione della normativa potrebbe semplicemente consistere in una riformulazione più chiara del testo attualmente vigente o in un’espressione formale di chiarimento, prendendo in considerazione gli orientamenti prevalenti.
Al secondo ambito è possibile ricondurre invece gli aspetti decisamente critici, caratterizzati dalla presenza di lacune o incoerenze normative, che necessitano prioritariamente di interventi e modifiche strutturali risolutive. Alcuni di questi ultimi sono stati oggetto degli Approfondimenti tecnici presentati in questo Rapporto.