Il ministero della Salute richiede avvertenze per le persone a rischio
Dopo due mesi e mezzo si sono concluse le indagini sugli integratori a base di curcuma e curcumina con un’assoluzione piena. Come rivela una nota del ministero della Salute, un gruppo di esperti appositamente costituito per investigare sulla vicenda, insieme al comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale, ha stabilito che i 21 casi di epatite colestatica acuta registrati possono essere ricondotti a tre distinte cause: suscettibilità individuale, presenza di alterazioni preesistenti della funzionalità epato-biliare o interazioni con farmaci.
Le analisi condotte sui prodotti collegati ai casi di epatite non hanno rivelato la presenza di contaminanti o sostanze adulteranti che possano spiegare i danni al fegato. Un’eventualità che già di per sé era poco probabile, se si considera che la vicenda ha coinvolto una ventina di integratori prodotti in stabilimenti o (addirittura paesi) diversi. L’altro elemento emerso è che i problemi epatici si sono verificati dopo l’assunzione di dosi di curcumina molto variabili. Nei 75 giorni trascorsi dall’inizio della crisi il ministero della Salute ha segnalato 19 diversi prodotti, consigliando di interrompere temporaneamente il consumo, mentre altri 14 sono stati richiamati a scopo precauzionale dalle aziende. Richiami che, probabilmente, ora saranno revocati.
Come aveva già ricordato la Società italiana di gastoenterologia ed endoscopia digestiva, nel mondo erano già stati segnalati casi di epatite colestatica acuta associata agli integratori a base di curcuma. Si stima che il 5% delle persone che assumono questi prodotti manifestino problemi al fegato, soprattutto dopo un consumo prolungato (oltre un mese), in concomitanza con l’assunzione di farmaci e in assenza di un controllo medico.
Il ministero della Salute ha deciso che in futuro sulle etichette degli integratori a base di curcuma e curcumina dovrà essere presente un’avvertenza che sconsiglia il consumo alle persone con alterazioni della funzione epato-biliare e a quelle con calcoli delle vie biliari. Sulle confezioni, poi, dovrà essere presente anche l’invito a consultare il medico prima di utilizzare questi integratori nel caso in cui si stiano assumendo dei farmaci.
Fonte: IlFattoAlimentare.it