Gli incontri di networking dedicati alle imprese della Filiera Life Sciences di Assolombarda hanno consentito ad una trentina di aziende iscritte alla Filiera di visitare Boston Scientific, compagnia statunitense che si occupa di sviluppo, produzione e vendita di apparecchi biomedici.
La Filiera Life Sciences, fortemente voluta da Assolombarda con l’obiettivo di dare risalto ad un settore nel quale Milano e la Lombardia presentano diverse eccellenze, comprende tutte quelle imprese impegnate, a vario titolo, nelle cosiddette “scienze delle vita”.
Si tratta di un settore in rapida evoluzione in Italia e nel mondo ed è ai primi posti per competitività, produttività ed investimenti in R&S.
Anche per questo motivo, Assolombarda è da tempo impegnata nel valorizzare sia il contesto generale, supportando o promuovendo importanti progetti e iniziative, sia le imprese della Filiera stessa.
Ad aprire l’incontro, tenutosi nella filiale italiana dell’azienda, con sede a Milano, è stata Laura Gillio, Country Leader di Boston Scientific, che ha salutato i partecipanti ed introdotto alla giornata partendo dalla mission aziendale: trasformare la vita dei pazienti mediante soluzioni mediche innovative per migliorare la salute delle persone in tutto il mondo.
Boston Scientific è costantemente impegnata nel perfezionamento di prodotti e procedure esistenti e nella ricerca di nuove tecnologie e dispositivi che consentano di ridurre i rischi, i traumi, i tempi di procedura e le necessità di cure post-intervento, oltre che la spesa sanitaria.
L’offerta di formazione di alto profilo è parte integrante dell’attenzione che Boston Scientific dedica ai propri partner medici e alla qualità della vita dei loro pazienti: infatti, la società ha sviluppato dei programmi di formazione dedicati, per consentire ai medici di acquisire tutte le competenze necessarie per l’utilizzo dei medical device e per intervenire efficacemente in numerose aree terapeutiche.
Durante l’incontro sono state illustrate anche le soluzioni di remote monitoring che consentono ai medici di rimanere interconnessi digitalmente con i pazienti, anche dopo la dimissione dalla struttura sanitaria.
Il remote monitoring, infatti, oltre a permettere un’osservazione costante dei progressi del paziente, quindi una sua reale presa in carico, consente all’ospedale di risparmiare notevolmente sui costi di degenza e di realizzare una effettiva ed efficace integrazione con il territorio.
I sistemi di interconnessione digitale sono essenziali anche per la comunicazione e lo scambio di informazioni fra medici, in qualsiasi parte del mondo ed in qualsiasi orario, ad esempio durante interventi chirurgici, così da favorire un processo di apprendimento condiviso e un continuo miglioramento della pratica clinica.
Nei prossimi anni l’avanzamento tecnologico permetterà di avere a disposizione un numero sempre maggiore di dispositivi indossabili e di monitoraggio, con un’industria focalizzata maggiormente sulla prevenzione piuttosto che sui trattamenti delle patologie.
L’azienda sta adottando una politica di rafforzamento di tutti i settori in cui opera, anche se esistono naturalmente settori di punta, dove ai dispositivi “tradizionali” dal mercato consolidato si affiancano vere e proprie innovazioni tecnologiche come il defibrillatore sottocutaneo (S-ICD™), una delle soluzioni più avanzate per prevenire la morte cardiaca improvvisa.
L’innovazione per l’azienda, che ha appena festeggiato i suoi 40 anni, è fondamentale per consolidare le posizioni nel mercato e sviluppare un business che sia a vantaggio del paziente. Boston Scientific ha al suo attivo più di 19.000 brevetti (e più di 6.000 in corso di definizione) e, solo nel 2018, ha investito in Ricerca & Sviluppo 1 miliardo di dollari, equivalenti all’11% del fatturato globale, una percentuale superiore alla media del settore.
Nella parte finale del suo intervento, Laura Gillio ha voluto ricordare il premio ottenuto dall’azienda come World’s Most Admired Company nel settore dei prodotti e delle attrezzature medicali, dove Boston Scientific si è aggiudicata il II posto.
Per far comprendere l’importanza dei device medicali, è stato proiettato un toccante video che racconta la storia di Sofia, una violinista che grazie all’impianto di un neurostimolatore, anch’esso parte del nutrito portafoglio di innovazioni di Boston Scientific, riesce a superare il tremore essenziale (clicca qui per vedere il video).
A seguire è stato presentato EDUCARETM, il programma di alta formazione di Boston scientific che oggi si avvale anche di una piattaforma digitale di e-learning nata a complemento dei programmi IAS (Institute for Advancing Science).
EDUCARETM è stata sviluppato per fornire ulteriori opportunità di formazione e di apprendimento agli operatori sanitari. Ogni utente registrato ha accesso 24 ore su 24 a un percorso di apprendimento individuale, strutturato in modo specifico per il suo livello di competenza e con contenuti educativi completi e interattivi.
Il programma EDUCARETM si sviluppa offline attraverso la rete di centri IAS presente in tutta Europa e offre una formazione d’avanguardia grazie alla presenza di tecnologie innovative che supportano l’integrazione tra didattica e pratica in ambito sanitario.
L’Institute for Advancing Science milanese è stato aperto nel 2017 presso la sede di Boston Scientific e ha già formato più di 2.000 medici e ben 900 dipendenti della società.
Durante l’appuntamento è stato anche possibile testare direttamente il funzionamento di alcuni dei dispositivi Boston Scientific e apprezzare appieno le potenzialità dei device grazie agli specialisti che hanno coordinato diverse isole pratiche:
- Aterectomia con Rotablator™ (IC)
- Valvole aortiche transcatetere (SH)
- Procedure di litotrissia e modelli anatomici (URO-PH)
- Impianto di elettrocatetere VS con dispositivo CRT (RM)
- Procedura di embolizzazione (PI IO)
- Procedura SCS (NMD)
In qualità di leader globale nel settore della tecnologia medica, Boston Scientific si impegna nel far progredire la scienza al servizio della salute offrendo la possibilità di cambiare concretamente la vita dei pazienti e mettendo a disposizione soluzioni terapeutiche che salvano la vita, ne migliorano la qualità e riducono i rischi di intervento.