L’azienda romana Labozeta, attiva dal 1983 nella progettazione e realizzazione di ambienti scientifici, punta ad un modello di economia circolare, virtuoso e sostenibile.
Oggi più che mai la centralità dei processi di innovazione digitale e di sostenibilità sono diventati un asset fondamentale per lo sviluppo del Paese e del tessuto industriale. In Labozeta il cambiamento verso una economia green sempre più a misura d’uomo in un’ottica di sicurezza e di sviluppo sostenibile è diventata una realtà.
Un processo ormai ritenuto necessario per rimodulare un importante paradigma socio-economico, grazie all’evoluzione tecnologica, la cui finalità è quella di ridurre le emissioni di CO2. Si tratta di un processo consapevole e necessario che comporta strategie di responsabilizzazione a beneficio dell’intera collettività.
“Con l’introduzione dei nuovi sistemi informatici, come il modello gestionale integrato, che ha ridimensionato positivamente il concetto di tempo e di spazio su tutti i processi aziendali e della digitalizzazione documentale, siamo ora in grado di accelerare e monitorare la nostra operatività progettuale, contenendo gli sprechi e azzerando l’impatto ambientale“. È quanto dichiara Andrea De Matthaeis, Amministratore Delegato di Labozeta SpA.
“Abbiamo infatti annullato definitivamente l’uso della carta e delle spedizioni di documenti, risparmiando tempi e conseguentemente sprechi energetici legati alle azioni del passato. Inoltre – continua De Matthaeis – grazie ai materiali eco compatibili e riciclabili abbiamo dato vita in azienda ad una nuova filosofia dell’esistere che vogliamo mantenere e migliorare in futuro”.
La sede di Labozeta è stata oggetto di un consistente restyling come il cappotto termico sulle intere facciate e il rifacimento dei serramenti termici. Ma non solo. Con le nuove tecnologie è stato possibile realizzare una vera e propria riqualificazione impiantistica per l’efficientamento energetico. Attraverso un chiller alimentato dall’energia solare e l’installazione di pannelli solari di ultima generazione, realizzato dal partner italiano AzzeroCO2, sono state evitate le emissioni di CO2.
“Per costruire un futuro in cui si raggiunga la neutralità climatica è fondamentale ridurre i consumi termici ed elettrici e moltiplicare le rinnovabili. Come AzzeroCO2 lavoriamo da quasi venti anni a fianco di imprese ed enti pubblici per la progettazione e realizzazione di impianti a fonte rinnovabile e l’efficientamento energetico delle loro strutture – ha dichiarato Sandro Scollato, Amministratore Delegato di AzzeroCO2.
L’intervento che abbiamo realizzato per la Labozeta Spa è un esempio di come le aziende possano essere impegnate in prima linea, adottando soluzioni e modelli di economia circolare e attuando passi fondamentali nel perseguire la necessaria transizione energetica che consenta al contempo alle imprese di ridurre la propria dipendenza energetica in un’ottica anche di efficientamento dei costi”.
In coerenza con il percorso intrapreso da Labozeta, verso una maggiore sostenibilità ambientale, si somma anche il nuovo parco auto, completamente elettrico dotato di stazioni innovative di ricarica Prism Solar realizzate dalla società veneta Silla Industries. Queste scelte hanno portato un miglioramento fattivo. Per dirlo in numeri è come aver evitato 45.000 chilometri percorsi da un’auto e abbassato l’emissione dei gas serra che altrimenti avrebbero rilasciato 11,22 tonnellate di CO2 in un anno.
E questi numeri a beneficio dell’ambiente aumenteranno ulteriormente visto l’ampliamento previsto dell’impianto fotovoltaico per raggiungere i 30KW entro luglio 2022.
“A beneficiare maggiormente di questo cambio di paradigma – puntualizza De Matthaeis – saranno principalmente i nostri clienti attraverso l’interazione di nuove piattaforme digitali, come quella che dell’assistenza tecnica, veloce e intuitiva attraverso il nuovo sito web che ora offre ai nostri stakeholder un’area dedicata per risolvere in tempi celeri ogni tipo di assistenza, ordinaria e straordinaria, nonché il monitoraggio ambientale degli spazi laboratoriali“.
Infatti, con l’ausilio e l’integrazione delle tecnologie abilitanti, ovvero della sensoristica sempre più presente nei realizzi di Labozeta, si è ulteriormente incrementato la sicurezza attraverso il controllo ambientale in tempo reale in un’ottica di Transizione 4.0. “La nostra piattaforma web è stata studiata per avere un approccio proattivo – prosegue De Matthaeis – monitorando in tempo reale le condizioni ambientali e dei processi del laboratorio e agevolando un contatto immediato per quanto concerne l’assistenza tecnica”.
I prodotti Labozeta, completamente in acciaio, quindi riciclabili e compatibili con i CAM, (Criteri Ambientali Minimi) sono dotati sistematicamente di QR Code identificativo o contact sharing card per tracciare in tempo reale i dati storici della macchine, come le cappe chimiche, la cabine flussolaminari e gli isolatori.
“Prossimamente anche la realtà virtuale e aumentata (AR/VR) saranno parte integrante di questo percorso per offrire valori aggiunti alla nostra clientela e allo sviluppo di nuovi processi. In sintesi – conclude De Matthaeis – siamo orgogliosi nel nostro piccolo di aver intrapreso concretamente una visione olistica verso un modello di sviluppo economico che tenga in considerazione l’impatto ambientale e la sostenibilità delle risorse. Un percorso obbligatorio a cui non è più possibile sottrarsi”.