La gran parte dei processi industriali ha bisogno di risorse idriche, che non sempre sono garantite. Nel secondo appuntamento del B2Better si è affrontato questo problema, valutando le soluzioni possibili.
Dopo il primo incontro della stagione, dedicato alle pratiche di laboratorio, con il nuovo appuntamento di B2Better il pubblico ha avuto la possibilità di allargare lo sguardo a ai processi industriali e alle soluzioni manutentive che intervengono in situazioni di particolare emergenza per tante realtà produttive. Nel webinar che si è tenuto lo scorso 5 giugno, infatti, si è parlato di gestione della manutenzione in caso di scarsità idrica, un rischio che si concretizza ormai molto spesso a causa della carenza di risorse d’acqua.
In generale, una delle priorità per qualunque processo produttivo è quella di riuscire ad intervenire tempestivamente in caso di interruzioni operative. Del resto, per mantenere efficiente e competitiva una attività, è fondamentale scongiurare l’eventualità di qualsiasi tipo di stop alla produzione. Per farlo, è fondamentale riuscire a pianificare in modo adeguato gli interventi manutentivi, conoscendo gli strumenti più adatti per sopperire ai problemi di sicurezza. Tra le difficoltà più gravi, in termini di sicurezza, va di certo contemplata la carenza d’acqua, appunto. Infatti, la maggior parte di tutti i processi industriali ha bisogno di un continuo rifornimento di acqua di processo, da utilizzare, per esempio, per specifiche linee di lavorazione, per la pulizia o la refrigerazione. Eventuali guasti agli impianti di trattamento delle acque, gli stessi che consentono poi l’utilizzo delle risorse idriche a fini industriali, così come i fenomeni di siccità, possono, in definitiva, compromettere seriamente le produzioni.
Proprio per questo fattore ambientale, uno delle conseguenze più gravi della attuale crisi climatica, il tema della gestione e della sicurezza in ambito industriale rimanda anche a un tema di stretta attualità, di cui già conosciamo più in dettaglio le conseguenze. È importante ricordare, in effetti, quali sono i dati che quantificano l’emergenza idrica e, quindi, produttiva. Se guardiamo al contesto italiano, nel nostro paese, a causa della persistente siccità stagionale, la disponibilità d’acqua ha subito un calo davvero importante, fino a quasi il 20% rispetto alle medie registrate solo pochi anni fa, mentre, già nel 2022, almeno sei regioni hanno chiesto la stato di emergenza per la siccità. Questo a fronte di previsioni climatiche per i prossimi 10-20 anni circa che indicano un declino costante dei flussi d’acqua, soprattutto in estate. Inoltre, il calo di riserve idriche si riflette in consistenti perdite di produzione, che vanno a colpire, tra gli altri, i settori dell’energia, dell’agricoltura o della chimica.
Come fare per fronteggiare un problema di questa portata? Nell’ultimo talk B2Better si è voluto approfondire l’argomento sia nei suoi aspetti più teorici, che in quelli più strettamente pratici, analizzando diversi casi studio sul tema e valutando le possibili soluzioni tecnologiche.
A guidare il pubblico durante l’incontro sono stati ospiti esperti e qualificati nel settore: il Professor Lorenzo Fedele, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale e direttore del corso GeMan, in Gestione della Manutenzione e Ambiente dell’Università La Sapienza di Roma, percorso che garantisce la formazione qualificata di figure professionali specifiche previste dalla norma di “Qualificazione del Personale di Manutenzione”, e Emilio Turchi, business development manager di Mobile Water Solutions.
Nel primo intervento, il Prof. Fedele ha spiegato cos’è e come va considerata la manutenzione, valutando le sue molteplici implicazioni, in campo tecnologico-industriale, così come nel settore economico e sociale, illustrando quali sono le caratteristiche di una corretta pianificazione manutentiva per rendere più sicuri i sistemi produttivi, come nei casi specifici che richiedono l’utilizzo di acque di processo, appunto.
Il docente de La Sapienza ha puntato l’attenzione sullo stretto rapporto che intercorre tra manutenzione e sicurezza e su quanto sia importante poter contare su un buon apparato legislativo che garantisca tutte le norme più adeguate per tutelare gli operatori, in diversi contesti manutentivi. Gli eventuali errori che possono subentrare in una gestione poco attenta dei processi possono essere certamente di natura prettamente umana, come nel caso in cui intervenga la mancanza di attenzione, di una buona ed efficiente comunicazione nel gruppo di lavoro, ecc – tutti casi ascrivibili alla cosiddetta sporca dozzina degli errori. Tuttavia, gli errori che determinano dei guasti e, quindi, anche di interruzioni di produzione, possono essere anche di origine esterna e di natura ambientale e, più in generale, vanno comunque contemplati in un quadro complesso e articolato, da definire in dettaglio prima di ogni intervento manutentivo. I diversi casi pratici sul campo che si possono considerare, dimostrano la necessità di questo tipo di approccio più olistico.
A seguire, nella seconda parte del webinar, Emilio Turchi di Mobile Water Solutions, ha mostrato come fare a garantire la business continuity in caso di carenza d’acqua, con un intervento incentrato sulle più interessanti e innovative soluzioni tecnologiche, in particolare con le potenzialità offerte dai sistemi mobili per il trattamento delle acque.
Dopo aver descritto più in dettaglio quale è il reale impatto di una interruzione del rifornimento di acque di processo, dovuta a un danno tecnico o a motivi ambientali, il dott Turchi ha spiegato perché scegliere delle unità mobili per il trattamento idrico è la soluzione migliore, da diversi punti di vista.
Questi sistemi riescono, infatti, a trattare molteplici tipologie di risorse idriche, dalle acque di fiume e di pozzo fino alle acque di spurgo e alle acque in uscita dai depuratori. La scelta di sistemi mobili si traduce poi in un utilizzo sempre più sostenibile sia dal punto di vista tecnico, essendo queste attrezzature particolarmente agili e adattabili, che dal punto di vista economico.
Il servizio offerto da Mobile Water Solutions può vantare in questo senso una lunga e consolidata esperienza sul campo, contando sulle forze tecnologiche di una ampia gamma di tecnologie di trattamento, per tutte le esigenze: con più di 550 impianti mobili, si utilizzano tecnologie di desalinizzazione dell’acqua di mare, di osmosi inversa, di trattamento anaerobico o di scambio ionico, tra le altre.
I diversi esempi di casi studio e applicazione sul campo mostrano quanti e quali siano i vantaggi che si ottengono affidandosi a tecnologie mobili, come le risposte rapide di intervento, la qualità garantita delle acque trattate, la possibilità di ricevere una assistenza continua e di stipulare degli accordi flessibili con il fornitore.
La partecipazione finale del pubblico al question time ha confermato l’interesse e l’attenzione suscitata da un argomento certamente cruciale per le produzioni industriali, nelle contingenze attuali e del prossimo futuro.
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