La soluzione Pipetmax è stata illustrata da Gilson in un webinar, in cui abbiamo visto come e perché nasce questa strumentazione, come funziona e quali vantaggi offre, per concludere con una carrellata di applicazioni.
Il 15 Marzo Andrea Fasciano, Account Manager, e Niccolò Mosele, Field Instrument Sales Specialist hanno presentato nel dettaglio la preparazione di campioni biologici in automazione firmata Gilson.
Fasciano è partito dalla nascita delle pipette, spiegando perché queste possono avere un grosso impatto sul risultato finale, che dipende dal volume che viene pipettato, e quindi dal tipo di pipetta e di puntale utilizzato, oltre che dalla variabilità dell’utilizzatore. Tutte variabili che possono inficiare il risultato finale dei protocolli.
In questo contesto Pipetmax rappresenta l’evoluzione delle soluzioni Gilson Pipetman: un modello di pipetta elettronica in semi-automazione perché rende possibile lavorare in multi dispensazione, gestibile via bluetooth. La piena automazione del processo di pipettaggio è stata raggiunta con Pipetmax, il cui sviluppo è basato sul know-how Gilson nel liquid handling di campioni biologici, fuso a quello sviluppato in decenni di produzione e sviluppo di robot automatici per la preparazione di campioni chimici.
Fasciano ha offerto poi un’overview di Pipetmax completa di caratteristiche, accessori e configurazioni e varietà di applicazioni. I vantaggi di utilizzo di Pipetmax evidenziati vanno dall’eliminazione dell’errore umano, grazie alla riduzione della variabilità dell’operatore, alla maggiore velocità che libera tempo di lavoro aumentando la produttività, fino alla cancellazione dell’RSI.
La parola è poi passata a Mosele per un focus sul software di Pipetmax, definito come un robot molto compatto, facilmente accomodabile all’interno di qualsiasi laboratorio, sia in una cappa dedicata sia utilizzando la cappa del cliente. Una flessibilità che si ritrova anche nel programma, particolarmente semplice da usare, pensato per adattarsi alle specifiche necessità dell’utilizzatore in termini di risultati e protocolli.
Il software è infatti diviso in due parti. La prima concerne la creazione del protocollo (qPCR Assistant, Normalization Assistant, Protocol Builder) e la seconda nel software di controllo della macchina Trilution micro. Con due software dedicati si elimina il rischio di errori dell’operatore o modifiche del protocollo accidentali. Inoltre mentre la macchina è in uso è possibile lavorare contemporaneamente su altri protocolli.
La principali applicazioni di Pipetmax, che vanno dalla ricerca ai laboratori, sono disponibili per il download sul sito ufficiale Gilson suddivisi nelle aree liquid handling; PCR; Cell/Bio assays ed NGS. Per ciascuno di questi ambiti è stato presentato nel webinar un esempio di applicazione.
A completare questa overview è stato un video demo di Pipetmax all’opera all’interno del laboratorio Gilson ed una sessione aperta per rispondere alle domande del pubblico.
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