Fortemente impegnata nello sviluppo di tecnologie innovative al servizio della prevenzione, l’azienda supporta il settore sanitario con soluzioni che permettono l’individuazione precoce e accurata di una delle forme tumorali più diffuse.
In occasione del mese mondiale della prevenzione del cancro colorettale, Olympus Italia, azienda che da oltre 100 anni sviluppa soluzioni per rendere la vita delle persone più sana, sicura appagante, ha voluto sottolineare il proprio impegno nel supportare le attività di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione con l’evento “La Colonscopia, tra Orgoglio e Pregiudizio”, che si è svolto a Milano con la presenza di atleti e sportivi, testimonial all’iniziativa.
L’evento, che ha visto la partecipazione di un vasto numero di persone sia in presenza, sia connesse in forma digitale, ha riunito un parterre di esperti e di figure di spicco del mondo sportivo italiano, accomunate da un unico obiettivo: sostenere la prevenzione. Nella lotta contro il cancro colorettale, infatti, una diagnosi precoce può consentire di intervenire tempestivamente e avere maggiori possibilità di sopravvivenza e per questo motivo è importantissimo che i cittadini aderiscano alle campagne di screening.
Vittorio Martinelli, CEO di Olympus ha evidenziato il ruolo di Olympus nel “supportare il settore sanitario con soluzioni tecnologiche innovative che permettano l’individuazione precoce ed accurata di quella che è una delle più diffuse forme tumorali al mondo, sottolineando come, da anni, Olympus abbia introdotto sistemi molto avanzati di Intelligenza Artificiale nelle apparecchiature per effettuare diagnosi”. Anche se, secondo il manager, “la tecnologia da sola non basta. Serve infatti che tutti gli attori coinvolti diano il proprio contributo per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione”.
Giancarlo Peta, Business Unit Manager MEG di Olympus Italia, a questo proposito ha riportato l’attenzione su CRC Score, la web app sviluppata da Olympus per calcolare il rischio di cancro colorettale, che consente di effettuare un test online e ottenere un report dettagliato da condividere con il proprio medico. Il manager ha evidenziato come “Olympus da anni è fortemente impegnata nello sviluppo di tecnologie innovative al servizio della prevenzione: CRC Score, in particolare, calcola il livello di rischio dello sviluppo del cancro al colon retto dietro la compilazione di un questionario online in totale anonimato. Il sistema analizza gli stili alimentari e l’attività motoria degli utenti esaminando i potenziali fattori scatenanti, come ad esempio il fumo. Tramite l’analisi dei parametri condivisi, l’app riesce a calcolare il rischio basso/medio/alto di ogni individuo facendo previsioni anche a dieci anni di distanza”.
Sempre in campo endoscopico, oltre a CRC Score, Peta ha parlato di Eric, il chatbot intelligente sviluppato da Olympus per rispondere alle domande più frequenti da parte dei pazienti che devono sottoporsi a colonscopia. Basato su un algoritmo di intelligenza artificiale, il sistema dà informazioni in merito a tutto ciò che serve per prepararsi all’esame nel modo più completo (documenti da portare, dove recarsi, cosa mangiare, allergia al lattice, ecc.) riducendo i dubbi da parte dei pazienti e diminuendo il rischio di dover ripetere l’esame poiché incompleto.
Il Prof. Luca De Luca, Direttore Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva Ospedale San Paolo e Ospedale San Carlo Borromeo, durante il suo intervento ha condiviso alcuni dati relativi alla diffusione del cancro colorettale che “Attualmente è una delle neoplasie più comuni e diffuse al mondo, in Italia e nei paesi Occidentali rappresenta il 2° tumore maligno per incidenza e la 2° causa di morte per malattia oncologica, tanto da essere definito dall’OMS come il ‘big killer’. Le stime più recenti stimano in Italia nel 2023 una incidenza di 50.000 nuovi casi / anno con circa 22.000 decessi, più frequente tra 60-75 anni, sebbene consolidate evidenze scientifiche dimostrino come nell’ultimo ventennio grazie all’attuazione delle politiche di screening vi sia stata una riduzione significativa dei tassi di incidenza e mortalità”.
Tra le altre cose, De Luca ha posto l’accento su quanto sia importante condurre uno stile di vita sano, seguire un’alimentazione corretta ed equilibrata, praticare attività fisica regolare. La tavola è il primo luogo in cui far prevenzione: ok a frutta, verdura, legumi, pesce, olio extravergine di oliva, cereali integrali, “semaforo rosso” invece per cibi processati (insaccati, zuccheri e farine raffinate), bevande alcoliche, grassi e proteine animali.
L’ospite speciale Vladimir Luxuria – attivista, scrittrice, opinionista, direttrice artistica, attrice, cantante, drammaturga ed ex politica italiana – ha parlato con il Prof. De Luca di paura diffusa della colonscopia e di promozione di una sanità inclusiva che tenga conto delle diversità. Diventa necessario essere fautori di un cambiamento culturale che porti le persone a farsi carico della prevenzione, intervenendo sui fattori di rischio modificabili perché “la salute è un’occasione di giustizia sociale”.
Presenti in sala anche:
- Dott. Nicola Orfeo – Direttore Sanitario
- Prof. Paolo Pietro Bianchi – Direttore Dipartimento Chirurgico – Università di Milano
- Prof. Mario Cozzolino – Direttore Dipartimento di Scienze della Salute Università di Milano – Direttore Dipartimento Area Medica
- Prof. Stefano Centanni – Direttore Pneumologia ed ex-Direttore Dipartimento di Scienze della Salute – Università di Milano
L’iniziativa fa parte della campagna promossa da Olympus per il mese di marzo #everyadenomacounts: ogni adenoma conta per salvare sempre più vite.