Due nuovi microscopi a super risoluzione sono ora disponibili presso il National Microscopy Infrastructure (NMI) svedese, che dà accesso a tutti gli utenti a questa tecnologia all’avanguardia tramite Euro-Bioimaging.
Questi strumenti offrono la possibilità di eseguire l’imaging cellulare in-vivo veloce con una risoluzione senza precedenti, senza danneggiare i campioni delicati. Gli scienziati del NMI di Stoccolma e Göteborg daranno supporto agli esperimenti realizzati con l’ultima generazione di apparecchiature per l’illuminazione strutturata (Lattice SIM) e per la localizzazione di molecole singole.
La National Microscopy Infrastructure (NMI) è un’infrastruttura distribuita di cinque siti specializzati, complementari e interconnessi situati in tutta la Svezia: a Stoccolma, Uppsala, Göteborg e Umeå. La sua missione è fornire accesso a competenze e tecnologie innovative in microscopia e analisi delle immagini a tutti gli scienziati che necessitano di imaging avanzato in progetti di ricerca biomedica e biomedica traslazionale. Ogni anno, l’NMI serve più di 500 utenti nazionali e internazionali. Il nodo svedese Euro-BioImaging ha una forte esperienza nella microscopia a super risoluzione, nella microscopia correlativa e multimodale, nella microscopia intravitale nonché nell’elaborazione e analisi delle immagini.
Con il supporto di una sovvenzione del Consiglio di ricerca svedese, l’NMI ha acquistato due nuovi microscopi a super risoluzione Lattice SIM e Single Molecule Localization, che dal 2022 sono a disposizione di tutti gli utenti tramite Euro-Bioimaging, apportando un reale valore alla vasta comunità internazionale di ricercatori. Queste macchine offrono la possibilità di passare da materiali fissi a immagini veloci dal vivo 3D SIM con una risoluzione davvero elevata, senza danneggiare i campioni delicati.
Nel sito di Stoccolma l’attenzione si concentrerà sulle tecniche di super risoluzione: la SIM reticolare è un buon complemento al portafoglio di microscopia esistente, adattandosi perfettamente al foglio luminoso a reticolo e allo STED. Con questa macchina gli esperti di SciLifeLab saranno in grado di acquisire immagini di cellule in-vivo ad una risoluzione di 60 nanometri.
“La nostra comunità ha chiesto l’accesso a strumenti ad alta risoluzione che siano veloci e gentili con le cellule e i tessuti”, spiega Julia Fernandez-Rodriguez, alla guida del Centro per l’imaging cellulare dell’Università di Göteborg. “Siamo davvero entusiasti di poter offrire questa capacità ai nostri utenti e di utilizzarla in combinazione con il nostro microscopio elettronico”.
A Göteborg, lo strumento disporrà di moduli software aggiuntivi per spostare facilmente i campioni tra il nuovo sistema e il microscopio elettronico a scansione. “Anche la tomografia ad array e la tomografia ad array correlata possono essere utilizzate in combinazione per aumentare ulteriormente la risoluzione, ottenendo la risoluzione del microscopio elettronico”, afferma Julia Fernandez-Rodriguez.