La Commissione Europea ha varato un nuovo piano per contrastare il fenomeno della resistenza agli antibiotici.
Lo sviluppo di questo tipo di farmaci è fondamentale per il trattamento e la prevenzione di malattie infettive e infezioni, che in passato sono state per lungo tempo incurabili. Nonostante la continua ricerca in quest’ambito, la resistenza agli antibiotici è al momento più veloce dello sviluppo di nuove molecole, tanto da diventare una vera e propria priorità della sanità pubblica a livello mondiale.
La Commissione Europea ha approvato pertanto un nuovo piano quinquennale per combattere il fenomeno dell’antibiotico-resistenza, che segue quello approvato per il periodo 2011-2016 e coinvolgerà le autorità sanitarie dei paesi Ue.
La parola d’ordine del nuovo piano è “one-health” ed esso porterà all’adozione di indicatori comuni a tutti i paesi Ue per monitorare il fenomeno negli esseri umani, negli allevamenti e nell’ambiente.
Riguardo a settori come l’allevamento sono presenti delle disposizioni per contrastare il fenomeno sia nelle norme sui controlli ufficiali già approvate, sia nei regolamenti sui farmaci veterinari e sui mangimi medicati attualmente all’esame del Consiglio Ue.
Lo scopo di questo piano è quello di “promuovere un uso prudente degli antibiotici, consolidare i sistemi di monitoraggio, migliorare la raccolta dati e incentivare la ricerca”, ha spiegato il Commissario Ue alla Salute Vytenis Andriukaitis, ricordando l’antibiotico-resistenza è una minaccia globale.
L’Italia resta in attesa di veder terminato il proprio “Piano nazionale contro la resistenza agli antimicrobici”, che dovrebbe essere pronto per la fine di questo mese. Anche il piano italiano avrà in comune con quello Ue l’approccio one health.