Presentato un sistema all in one per la perfusione dell’organo ‘ex vivo’ destinato a cambiare in modo significativo la disponibilità degli organi e l’esito dei trapianti.
La domanda mondiale di organi continua a crescere, spinta da un’incidenza record di insufficienza renale ed epatica. Vere e proprie emergenze sanitarie a livello globale, invecchiamento della popolazione, diabete, ipertensione, obesità, alcolismo, epatite e altre patologie influenzano infatti la progressione sia delle malattie renali che di quelle del fegato. A ciò si è aggiunta la pandemia che ha reso ancora più difficile la diagnosi e la cura di queste patologie.
Dall’altra parte gli organi immediatamente idonei per il trapianto sono scarsi, l’età media dei donatori aumenta, fortunatamente, in maniera continua, ma insieme alle loro comorbidità. Intanto il numero di pazienti in attesa di trapianto continua a crescere a livello globale, con oltre 150.000 candidati in attesa di trapianto nella sola Europa. Nonostante gli enormi progressi degli ultimi anni, che hanno portato l’Italia ai più alti livelli internazionali per numero di organi trapiantati rispetto alla popolazione, solo un terzo dei pazienti in lista di attesa accede ogni anno al trapianto d’organo. (Centro Nazionale Trapianti – ISS)
Per per contribuire a far fronte a questa situazione la PMI emiliana Aferetica ha studiato PerLife® un sistema che fa della perfusione d’organo ‘ex vivo’ un vero e proprio ponte per il trapianto. Caratteristica rivoluzionaria di PerLife® è l’integrazione di brevetti e tecnologie innovative, che consentono il trattamento degli organi secondo tutte le tecniche ad oggi conosciute. A ciò si aggiunge il nuovo sorbente dedicato alla depurazione degli organi espressamente realizzato da CytoSorbents, che consente la rimozione dei mediatori infiammatori. Questo sistema all in one per la perfusione d’organo ‘ex vivo’ punta ad aumentare la disponibilità di organi trapiantabili e il successo dei trapianti, a partire da fegato e rene, gli organi più trapiantati in assoluto, aiutando a preservare gli organi disponibili e a riabilitare quelli non ottimali.