I ricercatori del dipartimento di ingegneria dell’informazione dell’Università di Pisa, in collaborazione con l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa, hanno messo a punto un nuovo tipo di biosensori in silicio poroso nanostrutturato, ultrasensibili e validi per lo screening a basso costo di marker tumorali o cardiaci
La nuova tecnologia è stata sviluppata grazie al progetto Sens4Bio, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Giuseppe Barillaro, docente che guida il team di ricerca, ha spiegato che “lo scenario entro cui si collocano queste ricerche è quello dei Lab-on-Chip, cioè dei laboratori di analisi miniaturizzati realizzati su un chip delle dimensioni di pochi cm quadrati che, entro la prima metà del XXI secolo, permetteranno di effettuare la maggior parte delle analisi chimiche e biologiche, attualmente svolte in laboratori specializzati con costi elevati, con sistemi portatili e a basso costo”.
La parte fondamentale dei cosiddetti Lab-on-Chip sono i biosensori, cioè dei dispositivi miniaturizzati che sono capaci di riconoscere una specifica molecola e associarla a uno stato patologico, oppure a un’alterazione dell’organismo.
Se dovessero essere prodotti su larga scala, i nuovi biosensori ottici in silicio poroso nanostrutturato avrebbero un costo convenientissimo: meno di un centesimo di euro al pezzo.