Si è concluso ESOF2020, l’importante forum scientifico europeo dedicato alla ricerca scientifica e all’innovazione che si è tenuto a Trieste dal 2 al 6 settembre.
Di rifiuti marini si è parlato, venerdì 4 settembre, nel corso della tavola rotonda “The marine litter problem: sources, dispersion and impacts” organizzata da Arpa FVG.
I rifiuti marini sono un problema riconducibile a un non corretto smaltimento dei beni giunti a fine vita, soprattutto quelli plastici. Il problema è letteralmente esploso negli ultimi anni diventando in breve tempo una questione ambientale emergente e di non facile soluzione.
Le aree interessate sono sia quelle costiere che le ampie superfici in mare aperto, non sempre soggette alla giurisdizione di singole entità statali. I metodi d’intervento possono pertanto differire nei diversi territori rendendo ancora più complessa la ricerca di una soluzione a questa emergenza ambientale.
La questione deve essere pertanto affrontata adottando un approccio a più livelli, quello locale, per gli effetti a ridosso delle coste, e quello del confronto internazionale per definire metodologie di intervento comuni.
La tavola rotonda è stata un’occasione per avviare un confronto su questo tema con l’intera comunità scientifica alla ricerca di soluzioni adeguate in un’ottica di sostenibilità.
Alla tavola rotonda hanno partecipato qualificati relatori di Italia, Croazia e Slovenia, che hanno analizzato lo stato dei rifiuti marini nell’ambito del bacino Adriatico sotto molteplici punti di vista, biologico, chimico, ecologico, senza tralasciare la comunicazione del rischio. Ampio spazio è stato dato alla verifica e al confronto dei metodi di monitoraggio attualmente adottati in Alto Adriatico e alla modellizzazione della dispersione degli inquinanti in mare.
Nel corso dell’incontro è stata posta particolare attenzione ai rifiuti sul fondo del mare. Sui fondali marini si depositano, infatti, la maggior parte di questi rifiuti, che sono, in peso e volume, molto superiori a quelli presenti sulle spiagge o sulla superficie del mare.
Infine, sono state proposte delle soluzioni al problema dei rifiuti marini, indagando sia gli aspetti della loro produzione, sia le buone pratiche e i possibili approcci educativi.
L’organizzazione di questo qualificato incontro scientifico in ambito ESOF2020 ha rappresentato per Arpa FVG un importante momento di crescita. Da un lato la possibilità di consolidare le relazioni con enti omologhi operanti in stati contermini, dall’altro la possibilità di fungere da “antenna” su questo argomento con l’intero Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA).
Il convegno sui rifiuti marini non è stato tuttavia l’unico evento ad impegnare Arpa nel contesto delle iniziative proposte da ESOF2020. Si sono aggiunti infatti gli eventi proposti dal Laboratorio di educazione ambientale (Larea) di Arpa FVG in collaborazione con Area Marina Protetta (AMP) di Miramare, quali:
- i PressTour dedicati ai giornalisti accreditati, che hanno potuto così scoprire, con l’aiuto degli esperti Arpa e dell’Area Protetta Marina di Miramare, le bellezze nascoste del Golfo di Trieste;
- i laboratori “Plastiche a-mare” con attività per famiglie sul tema delle “Marine litter” e dell’impatto di plastiche e microplastiche sull’ambiente marino;
- i “bluebliz”, uscite in snorkeling per scoprire le attività scientifiche di censimento e monitoraggio di specie marine.
Gli eventi proposti da Arpa FVG proseguiranno fino a fine anno nell’ambito del Science in the city festival con un ricco programma di iniziative.