“Safefood” il dispositivo laser portatile per controllo qualità del cibo

26 Febbraio 2019
Safefood

ENEA scende in campo contro le frodi alimentari con “Safefood”, il dispositivo laser portatile per lo screening rapido e affidabile della qualità del cibo che finisce sulle nostre tavole.

 

Grazie al progetto “TECHEA”, per il quale ENEA ha stanziato 1 milione di euro, nei laboratori di Frascati si sta lavorando a due prototipi: uno destinato alle attività ispettive di organi di controllo come i NAS dei Carabinieri e l’altro per i controlli di qualità nell’industria alimentare. “Attualmente non esistono in commercio strumenti con queste caratteristiche. I controlli antifrode vengono fatti in laboratorio con analisi costose, lunghe e complesse che richiedono personale specializzato. Nei laboratori di Frascati stiamo lavorando per rendere i nostri dispositivi laser strumenti alla portata di chi deve garantire qualità e sicurezza degli alimenti, dalle imprese, alla grande distribuzione fino agli organi ufficiali di controllo”, spiega Luca Fiorani del laboratorio ENEA “Diagnostiche e metrologia” e responsabile del progetto TECHEA.

Basati su una tecnologia laser che utilizza luce e suono per rilevare sostanze nocive o non dichiarate in etichetta, i due strumenti si differenziano in base al loro specifico utilizzo: quello destinato all’industria alimentare è stato progettato per integrarsi nel processo industriale e monitorare tutta la catena produttiva; mentre il secondo strumento, che verrà dato in dotazione alle autorità ispettive, sarà maneggevole, di facile utilizzo e delle dimensioni di una valigetta. In quest’ultimo caso si tratta di mini laboratorio portatile, dove basterà inserire un piccolo campione di cibo per avere in pochi secondi uno screening rapido e preciso della presenza di eventuali contaminanti. E proprio queste caratteristiche lo renderanno adatto per controlli veloci e mirati in tutti i canali di distribuzione, dai mercati ai supermercati, dalle mense di scuole, ospedali e aziende fino ai piccoli negozi di alimentari.

“La tecnologia alla base dei due apparecchi antifrode si chiama spettroscopia laser fotoacustica. Tecnicamente si ‘spara’ sul campione un fascio laser a infrarosso. Il campione a sua volta si riscalda, si espande e genera un’onda di pressione, una sorta di ‘eco’ che viene ascoltata come suono attraverso un microfono. In questo modo riusciamo ad analizzare qualsiasi sostanza, senza che le sue molecole vengano alterate, e ottenere immediatamente i risultati per capire se siamo di fronte a una frode alimentare”, sottolinea Adriana Puiu del laboratorio ENEA “Diagnostiche e metrologia”.

Finora questa tecnologia è stata testata su alimenti di grande consumo come pescebibite e succhi di frutta, latte in polvere, olio d’oliva e vino. Nel caso del pesce, sia fresco che in scatola, il laser ha individuato la presenza di istamina, una molecola tossica che si forma quando il pescato è vecchio o conservato male. Dato che questa sostanza non viene distrutta durante la cottura, l’unico modo per tutelare la salute dei consumatori è di bloccare la merce prima che raggiunga la vendita. Nei succhi di frutta e nelle bibite analcoliche il sistema hi-tech permette di identificare la presenza di cinque dolcificanti non dichiarati in etichetta come fruttosio, glucosio, maltosio, aspartame e saccarosio; nel latte in polvere è in grado di rilevare la contaminazione da melammina, una sostanza usata per produrre la plastica ma capace di simulare il contenuto di proteine causando gravi danni renali nei neonati, mentre negli agrumi riesce a scovare infezioni da patogeno; nell’olio extravergine di oliva la presenza di oli vegetali a basso costo oppure nel vino sostanze come metanolo, solfiti e glicole etilenico, quest’ultimo molto usato nei liquidi antigelo per automobili.

La ricerca che ha portato all’invenzione del laser antifrode nasce dal progetto SAL@CQO, finanziato con 3 milioni di euro dal Ministero dello Sviluppo Economico con il coinvolgimento di ENEA e 6 partner industriali.

© Riproduzione riservata

ARTICOLI CORRELATI

NURBS

NURBS: Centro Laimburg e FEM insieme per le colture complementari

Il programma di ricerca Nuts & Herbs avrà l’obiettivo di supportare la ricerca scientifica nell’ambito delle colture complementari del Trentino-Alto...

SpyFly Agrorobotica

SpyFly, la trappola robotica contro gli insetti nocivi di Netsens by Agrorobotica

La smart trap, innovativa e di semplice utilizzo, permette di prevenire danni alle colture e di promuovere pratiche sostenibili.

Ecomondo, Enea

Ecomondo, ENEA presenta le biotecnologie per l’economia circolare

Tanti esempi concreti di valorizzazione delle biorisorse, soprattutto nel campo della salute e dell’alimentazione, alla fiera di Rimini fino all'8 novembre.

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60 Editrice Industriale è associata a:
Anes
Assolombarda

LabWorld

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 59

Se vuoi diventare nostro inserzionista, dai un’occhiata ai nostri servizi.
Scarica il mediakit per maggiori dettagli in merito.

La nostra certificazione CSST WebAuditing

Editrice Industriale è associata a:Anes  Assolombarda