30 centri italiani coinvolti. Obiettivo: caratterizzare dal punto di vista molecolare il tumore del retto per rendere possibile un trattamento chemioterapico preoperatorio mirato e migliorare così operabilità e risultato a lungo termine dell’intervento
Punta a raggiungere nuove e ulteriori conoscenze sulla biologia del tumore del retto, una delle neoplasie oggi più diffuse, il Progetto Smart Star, che coinvolge oltre 30 centri italiani sotto la guida dell’Università di Parma.
Smart Star: studio di caratterizzazione molecolare del tumore rettale localmente avanzato trattato con chemioradioterapia preoperatoria (questo il titolo completo dello studio) è stato presentato al ParmaUniverCity Info-Point dal Rettore dell’Università di Parma Paolo Andrei, dalla Direttrice del Dipartimento di Medicina e Chirurgia Stefania Conti, da Gian Luigi de’ Angelis, professore ordinario di Gastroenterologia del Dipartimento di Medicina e Chirurgia e Direttore della U.O.C. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, da Federica Gaiani, Dottoranda in Gastroenterologia all’Università di Parma, da Enrico Maria Silini, professore ordinario di Anatomia Patologica all’Università di Parma, da Lorenzo Camellini, Direttore dell’U.O. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Ospedale Sant’Andrea di La Spezia, e da Giulio Orsini, Presidente dell’Associazione Snupi.
L’iniziativa è ideata e organizzata dai centri di Parma e La Spezia, e coinvolge le unità di Gastroenterologia (prof. Gian Luigi de’ Angelis), di Oncologia (dott.ssa Francesca Negri) e di Anatomia patologica (prof. Enrico Maria Silini) di Parma e di Oncologia di La Spezia (dott. Carlo Aschele).
Ancora oggi il tumore del retto rappresenta una delle neoplasie più diffuse, con oltre 15mila nuovi casi in Italia l’anno. Il trattamento chemioterapico preoperatorio migliora grandemente l’operabilità e il risultato a lungo termine del successivo intervento chirurgico.
Il Progetto Smart Star si propone di caratterizzare dal punto di vista molecolare il tumore del retto per rendere possibile un trattamento chemioterapico preoperatorio mirato al tipo di tumore e alle sue caratteristiche genetico-biologiche. A questo proposito l’Università di Parma riceverà circa 400 campioni, e su questi si svilupperà lo studio.
Al momento in letteratura sono presenti dati limitati sul tumore del retto, che spesso non può avvalersi di terapie mirate per la mancanza di studi sui bersagli molecolari specifici. La possibilità di attingere dai dati di una casistica molto ampia e omogenea di circa 400 pazienti rappresenta sicuramente uno dei punti di forza dello studio, con il quale si auspica di poter dare ai pazienti nuove opportunità terapeutiche e di cura, fornendo ulteriori conoscenze sulla biologia di questa neoplasia.
Ecco dunque il rilievo del progetto, che ha trovato un importante sostegno da parte dell’Associazione SNUPI – Sostegno Nuove Patologie Intestinali: l’associazione, che da anni sostiene l’attività della Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva di Parma, ha messo a disposizione un’importante somma di denaro che servirà a coprire le spese tecniche e la fattibilità del progetto.
Fonte: Università di Parma