Il dispositivo sarà in grado di effettuare interventi di altissima precisione. Si parte con l’urologia, ma l’obiettivo è farne il “primo mattone” di un polo multispecialistico di robotica avanzata
Chirurgia di alta precisione mini-invasiva al Policlinico Umberto I di Roma dove approda il robot Da Vinci di ultima generazione, grazie al sostegno della Fondazione Roma. Il dispositivo è stato presentato oggi nell’ambito dell’inaugurazione ufficiale del Centro di Chirurgia robotica presso il Padiglione “Ulrico Bracci”.
Il robot Da Vinci è in grado di effettuare interventi con risultati equivalenti o superiori rispetto a quelli ottenibili con la chirurgia tradizionale. Il chirurgo gestisce il sistema attraverso una consolle computerizzata posta all’interno della sala operatoria e il sistema trasferisce il movimento delle sue mani a strumenti miniaturizzati con una più facile articolazione e rotazione degli strumenti. I benefici si avvertono soprattutto negli interventi più complessi in zone di difficile approccio. La visione tridimensionale full HD, con ingrandimento fino a 10 volte, assicura chiarezza e precisione dei dettagli anatomici.
Da Vinci sarà utilizzato inizialmente nel settore urologico, ma si punta ad allargare il campo per giungere alla realizzazione di un polo multispecialistico di robotica avanzata che coniughi assistenza ai malati, formazione dei giovani specializzandi e ricerca applicata.
Alla cerimonia, nel corso della quale è stata svelata una targa intitolata alla Fondazione Roma che ha finanziato il progetto, hanno partecipato il presidente onorario della Fondazione Roma Emmanuele F.M. Emanuele, il presidente della Fondazione Roma Franco Parasassi, il rettore della Sapienza Eugenio Gaudio e il Dg dell’Azienda Policlinico Umberto I Vincenzo Panella.
“Questo progetto – spiega Gaudio – insieme agli altri già realizzati dall’Ateneo, rende possibile l’applicazione delle tecnologie più moderne e avanzate alla chirurgia di precisione. L’impegno della Fondazione Roma consente all’Umberto I di essere presente su questa frontiera e alla Regione Lazio, impegnata a garantire un più alto livello di assistenza ai pazienti e oramai in prossimità della fine del piano di rientro dal debito, di recuperare terreno nell’innovazione tecnologica della rete ospedaliera regionale”.
“L’iniziativa – conclude Emanuele – si inserisce nell’ambito di un programma generale di sostegno alle strutture ospedaliere pubbliche del territorio, e che peraltro rafforza la collaborazione con il Policlinico Umberto I”.
Fonte: Corrierecomunicazioni.it