È iniziata la nuova era di Internet of Things. L’intelligenza artificiale si sta affacciando nella nostra vita di tutti i giorni. Nonostante questo, la maggior parte dei laboratori devono fare ancora grandi passi per spostarsi da processi ancora basati sulla carta ad attività “paperless”
Alla Paperless Lab Academy®, abbiamo lavorato negli ultimi sei anni per costruire una piattaforma di apprendimento che aiuti le organizzazioni ad accrescere la cultura digitale e muovere i propri processi nella direzione della riduzione della carta. Meno carta per avere di più. I progetti di trasformazione digitale ben concepiti e implementati con successo permettono di ridurre i rischi di integrità dei dati, migliorano l’efficienza, guidano il cambiamento culturale, riducono il tempo di rilascio dei prodotti sul mercato, massimizzando il profitto. Sicuramente un progetto “paperless” si traduce in un ottimo ritorno sull’investimento.
Per la sesta edizione, proponiamo un percorso attraverso l’intero ciclo di vita dei dati, focalizzandoci sulle quattro aree che meritano maggiore attenzione nei progetti di digitalizzazione. Queste quattro aree fanno parte del tema centrale dell’evento 2018: “eConnect, eManage, eDecide, eArchive”.
Questo primo articolo si concentra sulla prima e l’ultima area. C’è una precisa ragione nel fare questo. Durante tutta la durata dell’evento insisteremo molto su un approccio a 360 gradi, vi faremo riflettere sul ciclo di vita dei vostri dati, nella pianificazione di progetti avendo sempre in mente l’obiettivo finale. Le quattro aree sono intrinsecamente in relazione tra loro ed interdipendenti. Potranno produrre i risultati sperati solamente se sono progettate correttamente. È quindi scontato che l’ultima area “eArchive” risulta perfettamente inutile se non è pianificata fin dall’inizio. Qualunque connessione super moderna sarebbe sprecata se i dati archiviati non fossero facilmente rintracciabili per essere quindi riutilizzati, per ragioni di conformità o per il loro riutilizzo.
“eConnect”: flussi di lavoro efficienti basati su strategie di raccolta di dati auto-documentate
Anche se l’integrità dei dati si applica lungo l’intero ciclo di vita degli stessi, il primissimo momento, quello della raccolta dei dati alla sorgente, attira una grandissima attenzione da parte degli ispettori e degli auditors. La maggior parte della strumentazione di laboratorio viene oggi fornita con un software intelligente incorporato. I sensori ed il materiale di consumo includono la capacità di supportare l’internet delle cose, assicurando la corretta raccolta dei dati grezzi ed il trasferimento ai sistemi di più alto livello.
I laboratori tendono a sottostimare diversi aspetti critici che devono essere presi in considerazione a questo punto. Il processo di “eConnect” dovrebbe avvenire nel momento in cui il tecnico opera sullo strumento, per ridurre la documentazione manuale e gli errori di trascrizione. Si tende però a dimenticare che è essenziale raccogliere e conservare le informazioni relative alla sorgente dei dati grezzi. Questo dato dovrebbe infatti raggiungere la sua approvazione passando attraverso vari livelli di sistemi senza perdere le informazioni originali della sua sorgente. A questo livello non si sta più operando con il dato proveniente dalla sorgente e dovrebbe essere possibile tornare in ogni momento al dato originale.
Le interconnessioni tra i vari sistemi passano attraverso interfacce di vario tipo includendo a volte la modalità sneakernet se non addirittura la trascrizione manuale dei dati su carta. Ogni interfaccia è un potenziale rischio per l’integrità dei dati. Se invece si disegnano le interfacce in modo corretto, l’integrità non viene solo garantita ma aumentata, rimuovendo le interazioni umane. L’interfaccia stessa potrebbe essere una generatrice di integrità dei dati.
Per finire, non bisogna dimenticare che la prima fase della raccolta dei dati potrebbe arrivare da collaboratori esterni. Sono generatori di dati e sorgente di informazioni. Se si tratta di collaborazioni esterne come le università o servizi forniti da CxO o laboratori esterni, l’attenzione sulla sicurezza cresce immediatamente. Considerando gli ultimi sviluppi in materia di protezione dei dati, dobbiamo anche valutare questo aspetto perlomeno per i dati più sensibili. A partire da maggio 2018, le società dovranno disegnare i propri processi ed inserire aspetti di sicurezza informatica in modo tale da evitare il rischio della perdita delle informazioni.
“eArchive”: le basi per assicurare l’archiviazione multi-dipartimentale di lungo periodo
Come già anticipato, l’obiettivo chiave per un approccio efficiente all’archiviazione dei dati è di ridurre le difficoltà nel ritrovare le corrette informazioni. Se consideriamo la crescita esponenziale dell’universo digitale, la questione dell’archiviazione non può più essere trascurata, lasciata da parte durante l’ideazione di un progetto e ripresa solo quando è troppo tardi. Si sente troppo spesso parlare delle preoccupazioni sulla leggibilità e la consistenza dei formati lungo il periodo di ritenzione che finisce per richiedere l’accesso a tecnologie obsolete. La questione dell’archiviazione dovrebbe essere affrontata e disegnata per ridurre rischi di vario tipo: conoscenza limitata a singole persone, sicurezza, perdita dei dati ed altro ancora.
Un protocollo esaustivo di archiviazione dovrebbe eliminare la fatica di ritrovare le informazioni, che a volte porta a cercare disperatamente la unica persona che dispone della conoscenza su dove si trova. Come già discusso durante l’edizione 2017 di Paperless Lab Academy®, una gestione corporativa dei dati master e la definizione di un vocabolario comune dovrebbero supportare una corretta gestione delle informazioni e la loro archiviazione, garantendo una tracciabilità dei record senza difficoltà. Solo a questo punto il vero valore delle informazioni può essere estratto per massimizzare la conoscenza.
See Waters 2018 workshop: “eConnect: How to facilitate your chromatographic lab to go paperless “
Questi ed altri sono gli argomenti che svilupperemo durante i due giorni della sesta edizione del Paperless Lab Academy®. L’agenda della sessione plenaria metterà a disposizione dei partecipanti casi reali molto interessanti presentati da clienti. Le società che forniscono soluzioni condivideranno le loro conoscenze e quanto hanno appreso durante l’esecuzione dei progetti di implementazione. Leader visionari di Gartner, Accenture e Pistoia Alliance ci porteranno al laboratorio del futuro mentre uno dei più apprezzati presentatori degli scorsi anni ci guiderà alla conoscenza delle novità in materia di protezione dei dati.
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Fonte Paperless Lab Academy®