Nuovo test per i pazienti leucemici

2 Febbraio 2018
Nuovo test per i pazienti leucemici

Il nuovo test, frutto della collaborazione tra l’Università di Milano-Bicocca e la ASST di Monza, è finanziato grazie all’aiuto dell’Associazione Luce & Vita che da anni sostiene i progetti dell’Ematologia dell’ospedale San Gerardo

 

Da circa un mese i pazienti con leucemia mieloide acuta ricoverati presso la ASST di Monza, in particolare all’ospedale San Gerardo, avranno un’arma in più per combattere la leucemia: un test in grado di individuare alterazioni geniche non identificabili con le normali metodiche.

Il nuovo test è frutto della collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca ed è finanziato grazie all’aiuto della Associazione Luce & Vita che da anni sostiene i progetti dell’Ematologia del San Gerardo.

«Con questo esame – spiega Carlo Gambacorti Passerini, direttore dell’Unità di Ematologia del San Gerardo e professore di Ematologia all’Università di Milano-Bicocca – possiamo individuare mutazioni in ognuno dei 101 geni che abbiamo selezionato come frequentemente mutati in questo tipo di leucemie. Inoltre questo test viene completato con una seconda analisi che individua fusioni tra parti di geni diversi nelle cellule leucemiche».

Due i vantaggi dall’uso di questa metodica di Next Generation Sequencing (NGS) come conferma il professor Gambacorti: «Il primo è la capacità di identificare mutazioni in geni che possono essere trattate con farmaci specifici, più attivi e meno tossici della chemioterapia. Il secondo permette, sempre utilizzando i risultati ottenuti dai due test, di poter monitorare la quantità di cellule leucemiche rimaste dopo la terapia, con una sensibilità di una cellula su 10.000, mentre le metodiche attuali si fermano al 5 per cento, quindi aumentando la sensibilità di 5.000 volte».

In questo modo, decisioni terapeutiche quali cambiare farmaci, interrompere una terapia o al contrario aumentarne dosi e procedere al trapianto di midollo possono essere anticipate anche di mesi, con indubbi vantaggi per il paziente, evitando terapie tossiche quando queste non sono necessarie, e parimenti decidendo in anticipo quando incrementarne invece l’aggressività delle terapie, utilizzandole nel momento ottimale per massimizzarne gli effetti.

«Grazie alla ricerca e alla collaborazione tra l’Università Milano-Bicocca e l’ASST di Monza – sottolinea il Direttore generale Matteo Stocco – diamo una ulteriore dimostrazione di attenzione nei confronti di pazienti affetti da patologie importanti come la leucemia mieloide acuta, consentendoci di essere tra le eccellenze non solo regionali ma anche nazionali».

Fonte Università degli Studi di Milano-Bicocca

Scheda azienda

© Riproduzione riservata

ARTICOLI CORRELATI

oleuropeina università di padova

Dagli ulivi la salute: l'oleuropeina stimola i mitocondri e combatte l'invecchiamento muscolare

Un team di ricerca internazionale, guidato dall’Università di Padova, ha dimostrato come una molecola presente nelle foglie di ulivo sia...

coltura degli organoidi Seneco

L’Intelligenza Artificiale e la coltura degli organoidi nell’Industria Farmaceutica

Le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale nella coltura degli organoidi stanno aprendo anche nuove frontiere nella medicina rigenerativa e nella ricerca sulle...

tumori da radiazioni studio ENEA

ENEA coordina progetto da 1,3 milioni per studio sviluppo tumori da radiazioni

Con i partner del progetto, ENEA punterà a comprendere i meccanismi che portano allo sviluppo del cancro con una particolare attenzione...

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60 Editrice Industriale è associata a:
Anes
Assolombarda

LabWorld

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 59

Se vuoi diventare nostro inserzionista, dai un’occhiata ai nostri servizi.
Scarica il mediakit per maggiori dettagli in merito.

La nostra certificazione CSST WebAuditing

Editrice Industriale è associata a:Anes  Assolombarda