Una ricerca basata sull’intelligenza artificiale svela che l’eccessiva dolcezza è la prima lamentela dei consumatori, lasciando intuire come ci siano troppi zuccheri nascosti nei nostri alimenti
Nei nostri alimenti ci sarebbero troppi zuccheri più o meno nascosti. In questo caso non è una indagine in laboratorio a stabilirlo, ma il nostro stesso senso del gusto. La ricerca pubblicata nella rivista Physiology & Behavior arriva dagli Stati Uniti dove i ricercatori del Monell Chemical Senses Center di Philadelphia hanno utilizzato l’intelligenza artificiale per analizzare circa 400 mila recensioni di prodotti alimentari da parte di utenti Amazon negli ultimi 10 anni.
Attraverso un sistema di analisi statistica delle parole e del contesto i ricercatori hanno individuato come i troppi zuccheri fossero il primo punto di preoccupazione nei consumatori. Su oltre 67 mila prodotti alimentari il sapore è il primo punto d’interesse delle persone e il fattore principale che guida le scelte d’acquisto. Oltre il 30% delle recensioni è incentrata proprio sul sapore degli alimenti mentre altri fattori ritenuti importanti come il prezzo arrivano molto dopo.
Proprio nel caso dei sapori la «dolcezza» è in testa venendo menzionata in circa l’11% di tutte le recensioni, indipendentemente dal tipo prodotto in questione. Pare un numero ristretto, ma contestualmente, la dolcezza è circa 3 volte più menzionata di altri sapori come l’amaro e soprattutto di un altro sapore critico, il salato. Non solo, la «troppa dolcezza» è proprio la principale causa di lamentela, presente in circa l’1% delle recensioni totali. La troppa dolcezza è menzionata ben 25 volte più frequentemente del «troppo poco dolce» indicando un trend preciso.
Anche l’OMS mette in guardia sul troppo zucchero negli alimenti
Si tratta del primo studio di questo tipo e di queste dimensione ad indagare le scelte alimentari dei consumatori fuori dal laboratorio. L’analisi incrociata di una mole così enorme di dati è stata resa possibile proprio grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Secondo i ricercatori i dati sarebbero una indicazione chiara di come, per il nostro stesso palato di consumatori, gli alimenti a disposizione oggi sul mercato contengono troppi zuccheri causando un sapore troppo dolce.
Se sulla soggettività del gusto c’è, in fondo, da fidarsi solo relativamente, sul fatto che i nostri alimenti contengano troppi zuccheri è intervenuta anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in questo caso con analisi portate avanti in laboratorio. L’allarme è per gli alimenti destinati a bambini e neonati dai 6 a 36 mesi. Su 8 mila prodotti indagati gli zuccheri fornirebbero fino al 30% delle calorie. Troppe, secondo l’OMS che mette in guardia i genitori sulle scelte degli alimenti per i loro figli e possibili rischi di obesità e diabete.
Fonte: Innaturale.com