Qualità dell’acqua, strumenti per la sua purificazione e casi di studio sono stati illustrati dallo specialista dell’acqua purificata nell’incontro digitale in collaborazione con LabWorld.it.
Il webinar del 16 Novembre ha trattato un tema che coinvolge diverse tipologie di laboratorio, offrendo una panoramica completa sulle caratteristiche dell’acqua da laboratorio e le tecniche e gli strumenti per ottenerla, anche attraverso due interessanti casi studio.
Dopo una breve introduzione su Elga Labwater, lo specialista dei prodotti per la produzione dell’acqua ad uso laboratorio parte del Gruppo Veolia, da parte di Camilla Tronti, Marketing & Communication Veolia Water Technologies Italia, siamo entrati nel vivo dell’argomento con Alberto Trento, Business Developer & Sales Elga Labwater.
Con riferimento alle linee guida per laboratorio ASTM D1193-06 e ISO3693, il Dr. Trento ha illustrato brevemente quelli che sono gli standard internazionali utilizzati per la classificazione dell’acqua dal laboratorio (acqua di qualità da laboratorio, acqua pura, acqua ultra pura). Per poi parlare delle 5 classi di possibili impurità presenti nell’acqua, con le relative tipologie e provenienze.
Con queste premesse, ci siamo addentrati nelle le tecniche di purificazione utilizzate negli strumenti di Elga Labwater: pretrattamento, osmosi inversa (RO), scambio ionico (IE), elettrodeionizzazione (EDI), luce ultravioletta (UV), ultrafiltrazione (UE). Senza tralasciare gli aspetti di mantenimento per inibire la crescita di batteri nell’impianto mediante ricircolo e sanificazione.
La panoramica dei prodotti Elga Labwater, illustrata da Antonio Palmaccio, Technical Services Elga Labwater, ha approfondito caratteristiche e applicazioni delle gamme PURELAB® MEDICA® e CENTRA®. Abbiamo così scoperto cosa rende i prodotti Elga diversi dagli altri presenti sul mercato.
Il primo caso studio presentato da Warren Cairns, Ricercatore presso CNR – Istituto di Scienze Polari (ISP), ci ha condotto nel mondo dell’analisi di contaminanti ed elementi in ultra-tracce in ambienti remoti, per cui la stazione italiana di ricerca antartica gestita da CNR ISP utilizza acqua ultrapura. I test sui campioni qui raccolti vengono poi effettuati presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
La seconda case history, raccontata dal Dr. Trento, ha illustrato un’applicazione in ambito biologia cellulare, genomica applicata alla medicina e terapia molecolare, sviluppata per il centro TIGEM di Telethon. Qui le installazioni Elga hanno realizzato una soluzione adatta a sostenere il lavoro di 24 unità di ricerca differenti, in orario continuato.
Per chi non fosse riuscito a partecipare alla diretta del webinar
proponiamo qui di seguito la registrazione dell’evento.