Dedicata all’analisi di campioni di acque, l’iniziativa didattica è organizzata con attrezzature e strumenti come fosse un’impresa fittizia ed è rivolta agli studenti dell’indirizzo ‘Chimica materiali e biotecnologie’.
Il monitoraggio della qualità delle acque attraverso l’analisi di parametri chimici e chimico-fisici permette sia di controllare lo stato di salute di un corpo idrico, come ad esempio un lago o un fiume, sia di determinare in modo oggettivo le caratteristiche di un’acqua destinata al consumo umano proveniente da una sorgente, dalla rete di distribuzione oppure in uscita da impianti di addolcimento o potabilizzazione.
Ecco perché all’istituto tecnico Carlo Cattaneo di San Miniato (Pisa), facendo tesoro delle esperienze maturate nel corso degli anni, si è arrivati a proporre un’attività didattica in cui viene costituto un vero e proprio laboratorio di controllo qualità dedicato ai campioni di acqua.
L’iniziativa coinvolgerà circa venti studenti del biennio che frequentano l’indirizzo ‘Chimica materiali e biotecnologie’, nell’ambito del progetto della 34esima ora per il quale ogni ragazzo è chiamato a scegliere un’attività pomeridiana tra una ‘rosa’ di proposte offerte dall’istituto diretto da Salvatore Picerno. L’attività proposta si inserisce all’interno del più ampio progetto OpenLab con il quale la scuola apre i propri laboratori ad attività sperimentali pomeridiane che coinvolgono sia studenti dell’Istituto che studenti delle scuole medie del territorio.
Per analizzare i campioni la scuola nel tempo si è dotata di strumenti ed attrezzature dedicate e ha in programma, nel medio periodo, di investire ulteriormente in questo settore, usufruendo di fondi legati al PNRR per la realizzazione di laboratori professionalizzanti in chiave 4.0 dotati di strumentazioni che saranno in grado di compiere anche analisi robotizzate.
Le attività di analisi sono iniziate mercoledì 8 febbraio e fino al giorno prima studenti e personale della scuola hanno conferito al laboratorio le bottiglie con i campioni da esaminare. Per ciascun campione viene prodotto un ‘certificato di analisi’ e, grazie ad un software sviluppato all’interno della Piattaforma dei Servizi Digitali di Istituto, i risultati saranno consultabili in tempo reale on-line.
“Chiaramente la nostra è un’attività a mero scopo didattico e senza finalità di lucro – commentano i docenti Elisa Ciriello e Sandro Jurinovich, coinvolti nel progetto – che viene condotta con strumentazioni idonee e che permette di potenziare le competenze degli studenti in un’ottica anche lavorativa in una sorta di ‘impresa simulata’.
Aver lanciato questo tipo di attività nell’ambito dell’Open Lab è anche un modo per misurarci su un ambito particolarmente sentito dalla popolazione in ottica green. Le acque sono fonte vitale e anche il primo bene utilizzato nei processi di trasformazione, per cui è importante come i giovani capiscano il proprio valore. Se, come ci auguriamo, questa esperienza sarà positiva, potremo valutare ulteriori sviluppi aprendola anche all’esterno dell’istituto“.