La mostra, visitabile fino al 18 luglio, è un percorso espositivo unico che esplora l’affascinante mondo delle misurazioni.

 

La Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi presenta per la prima volta, la preziosa collezione di strumenti di misura e documenti storici inediti nell’esposizione “Un viaggio alla scoperta della metrologia“. 

Oltre 70 strumenti e oggetti, tra i quali bilance da vecchia posteria, stadere di precisione, cassette di pesi, cristalli da laboratorio, termometri e densimetri storici, accompagnati da documenti e scritture originali provenienti dalla ricca collezione storica e archivistica dell’ente, sono esposti fino al 18 luglio nella suggestiva cornice di Palazzo Turati, in via Meravigli a Milano.

 

L’obiettivo della mostra è quello di presentare l’evoluzione nei secoli della metrologia, la scienza che si occupa degli strumenti e metodi della misurazione, e di mettere anche in evidenza quale sia stato il loro impatto nella società contemporanea.

Il percorso espositivo si snoda in otto sezioni tematiche. Accanto alla spiegazione della storia degli strumenti di lavoro, ogni sezione esplora il funzionamento e l’utilizzo concreto dello strumento da parte degli ispettori metrici, figure essenziali per effettuare i controlli e verificare il corretto utilizzo di quantità e misure per garantire affidabilità e precisione nelle misurazioni.

Si tratta, perlopiù, di strumenti utilizzati nell’ambito della metrologia legale, la scienza della misura che si occupa di garantire la correttezza delle misurazioni, l’affidabilità degli strumenti di misura e le equità nelle transazioni commerciali.

Le funzioni dell’ispettore metrico si sono evolute nel corso dei secoli. Da una mansione prevalentemente di verifica si è passati ad un’attività di sorveglianza e informazione a tutela della fede pubblica in un ampio raggio di ambiti: dall’industria alla salute, dalla scienza all’ambiente, dai trasporti alle forniture domestiche.

Tra gli oggetti più interessanti abbiamo potuto osservare una serie di bilance di precisione, spesso utilizzate nei laboratori, nella ricerca e nel controllo qualità in diversi settori come, per esempio, quello chimico, farmaceutico e alimentare.

La bilancia a due bracci, utile per pesare la massa di sostanze o preparati in quantità minime, è chiusa in una teca con una struttura in legno e superfici in vetro in modo da proteggere la misurazione da fattori esterni come le fluttuazioni di temperatura e le correnti d’aria.

Per la misurazione degli aridi venivano utilizzati invece contenitori cilindrici che misurano il volume in quantità fissa e predeterminata. La misurazione avveniva in due modalità: al colmo, cioè, riempiendo il contenitore oltre il bordo, creando così una piramide o un cono centrale, oppure a raso, cioè riempiendo il contenitore fino all’orlo, livellando il contenuto con una spatola o con appositi coperchi.

Anche la misurazione di liquidi richiedeva una procedura particolare e tra gli oggetti esposti alla mostra si trovano contenitori formati da un doppio fondo in modo da proteggere la parte interna da eventuali falsificazioni o deformazioni in caso di urti. Questa doppia anima, dunque, garantiva precisione e affidabilità nella misurazione. Ogni misura di capacità presenta sul corpo principale un’incisione con l’unità di misura di riferimento del tempo, come doppio decilitro, mentre sul collo vi è un doppio vetrino opposto, definito specula, con la scala di misura di riferimento. In particolare, le misure di capacità venivano utilizzate principalmente per liquidi come olio, latte e/o vino

L’innovazione tecnologica ha nel corso dei secoli trasformato gli strumenti metrici, integrandoli con sistemi elettronici e digitali garantendo così misurazioni sempre più accurate e rapide. 

In particolare nell’industria 4.0, i sistemi di misurazione sono diventati parte integrante della produzione, collegati direttamente ai processi e capaci di fornire informazioni in tempo reale per il controllo continuo della qualità.

Nella metrologia, questo significa poter monitorare costantemente le condizioni ambientali e le prestazioni degli strumenti, prevenendo derive o errori sistematici che potrebbero compromettere i risultati delle misurazioni.

Promuovere e valorizzare il patrimonio degli strumenti di misura significa custodire vere e proprie testimonianze di un’evoluzione culturale e tecnologica che ha plasmato la nostra società.

 

 

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