Anche le imprese devono contribuire al raggiungimento degli obiettivi presi negli accordi di Parigi: limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C rispetto all’epoca pre-industriale e raggiungere emissioni zero nel 2050.
L’IPCC Gruppo Intergovernativo di Scienziati sul Cambiamento Climatico (IPCC) ha recentemente pubblicato il rapporto 2023 che servirà come elemento di discussione per Cop28, la prossima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà dal 30 novembre al 12 dicembre 2023 presso l’Expo City di Dubai. Il rapporto ha sottolineato l’urgenza di intraprendere azioni più ambiziose in quanto agendo ora è possibile garantire un futuro vivibile e sostenibile per tutti. Un’azione per il clima efficace ed equa intrapresa oggi può ridurre le perdite e i danni per la natura e per le persone nel futuro.
In particolare, il rapporto afferma che per poter rispettare gli impegni presi di mantenere sotto gli 1,5°C o al massimo superare questa soglia per un tempo limitato, dovremmo entro il 2030 tagliare le emissioni di CO2 di almeno il 48% (rispetto ai livelli del 2019), entro il 2035 ridurle del 65% entro il 2035, dell’80% entro il 2040, per arrivare al net zero entro il 2050. Le emissioni di gas serra dovrebbero ridursi del 60% entro il 2035, e dell’84% entro il 2050.
Per rimediare a questa situazione anche le imprese devono fare la loro parte, riducendo le emissioni prodotte dalla loro attività e intraprendendo un percorso verso l’indipendenza energetica. Per questo motivo è importante aumentare la quota di energia green nel loro mix energetico, e controbilanciare le emissioni attraverso strategie di rimozione dell’anidride carbonica, ad esempio la piantumazione di alberi.
E.ON, primo gruppo energetico internazionale a essere uscito dalle attività di generazione dell’energia, è oggi uno dei principali operatori energetici in Italia, impegnato nella vendita di soluzioni energetiche con oltre 900.000 Clienti. In linea col posizionamento strategico del Gruppo,
E.ON nel nostro paese si concentra sulla proposta di prodotti e servizi energetici competitivi in grado di rispondere alle esigenze delle imprese che devono coniugare crescita e sviluppo con la sostenibilità ambientale. Per sostenere il raggiungimento degli obiettivi per il clima è infatti necessario che le aziende intraprendano un percorso di decarbonizzazione che includa l’ingegnerizzazione dei consumi in ottica green, la progettazione di sistemi di autoproduzione dell’energia e soluzioni per la mobilità elettrica.
Il percorso di UNICO, la farmacia dei farmacisti, verso emissioni zero
In ambito farmaceutico citiamo, come esempio, le azioni intraprese da UNICO, la farmacia dei farmacisti. Nata nel 2002 dalla fusione del ramo distributivo di più cooperative di farmacisti italiani, è oggi il terzo operatore nazionale della distribuzione farmaceutica intermedia in Italia con una quota di mercato nazionale del 9,5% interamente di proprietà dei Farmacisti Italiani. Con un fatturato di circa 1,2 miliardi di euro, 8 centri distributivi, 700 dipendenti diretti, oltre 7.500 clienti serviti giornalmente e una rete di oltre 500 vettori, l’azienda è da sempre impegnata nel rendere sostenibile l’impatto ambientale e sociale delle attività che svolge e, in linea con la sua missione di distribuire salute, ha intrapreso un percorso verso la riduzione delle emissioni e l’indipendenza energetica. Tre delle otto sedi dell’azienda sono in grado di autoprodurre circa un terzo dell’energia elettrica necessaria in un anno grazie a impianti fotovoltaici installati su tetto. In particolare, si parla delle sedi di Calderara di Reno e di Lainate (MI) sui cui tetti sono stati realizzati o sono in fase di installazione, in partnership con E.ON, impianti fotovoltaici con potenza di picco di circa 500 kW in grado, complessivamente, di ridurre le emissioni di 735 tonnellate di CO2 ogni anno, pari a quella assorbita da 73.476 alberi in un anno. In particolare, l’impianto di Calderara di Reno con un’estensione di 2.450 mq è in grado di produrre 476.000 kWh/anno, in grado di soddisfare il 30% delle esigenze energetiche del sito, i cui consumi annui sono 1.560.000 kWh/anno. Analogamente l’impianto di Rivoli, con un’estensione di 2.450 mq e una produzione stimata di 447.000 kWh/anno, può soddisfare il 32% delle esigenze energetiche del sito. L’impianto di Lainate, invece, ha una superficie approssimativa di 2.300 mq, il 90% circa dell’energia prodotta è autoconsumata generando un risparmio di circa il 30%.
Un’altra importante tappa del percorso di decarbonizzazione dell’azienda è l’installazione, presso le tre sedi sopramenzionate, di stazioni di ricarica per veicoli elettrici per garantire una mobilità sostenibile e con un minor impatto ambientale. In particolare, si tratta di colonnine doppia presa con potenza fino a 22 kW per singola presa.