Nella fase 3 di sperimentazione è stato testato su 43.783 soggetti appartenenti a diverse fasce d’età e differenti Paesi del mondo. Il 44% dei partecipanti proveniva dagli Stati Uniti, il 41% dall’America centrale e meridionale e il 15% dal Sud Africa.
L’efficacia media raccolta da questi test portati avanti in parallelo è stata del 66%. Una percentuale che invece è salita all’85% nei casi gravi di infezione, al 100% nella prevenzione dei casi di morte.
Gli effetti collaterali nello studio erano generalmente lievi o moderati e sono stati risolti entro un paio di giorni dalla vaccinazione. I più comuni: dolore al sito di iniezione, mal di testa, stanchezza, dolori muscolari e nausea, elenca l’Agenzia europea del farmaco. “La sicurezza e l’efficacia del vaccino – precisa – continueranno a essere monitorati, attraverso il sistema di farmacovigilanza dell’Ue e ulteriori studi da parte dell’azienda e delle autorità europee”.
Come funziona il vaccino J&J
Si tratta di un vaccino che utilizza un adenovirus, cioè un virus “del raffreddore” delle scimmie, inattivato, che serve per trasportare nell’organismo le informazioni genetiche utili a sviluppare la difesa contro le spike, ossia le “coroncine” che il virus utilizza per attaccare le cellule.
Oltre alla singola somministrazione, il vaccino di Johnson & Johnson ha il vantaggio di poter essere conservato a normali temperature di frigorifero: dopo lo scongelamento, sarà sufficiente tenere le dosi in un ambiente dai 2° agli 8°C per una durata di 3 mesi. Da congelate invece le fiale potranno essere conservate a – 20 gradi per 2 anni. Niente a che vedere con i limiti di conservazione a – 70° C del farmaco Pfizer. Proprio come per il vaccino di AstraZeneca, anche lo Janssen verrà destinato all’utilizzo dei medici di base e di tutti gli ambienti non ospedalieri coinvolti nella sempre più urgente vaccinazione di massa.
Secondo quanto apprende l’Agi, domani si dovrebbe tenere la riunione della Commissione tecnico scientifica dell’Aifa per l’approvazione e le indicazioni per la distribuzione del vaccino Johnson & Johnson in Italia. “Ora abbiamo uno strumento in più per combattere Covid-19. Uno strumento particolarmente utile perché si tratta del primo vaccino monodose“, dice il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Manteniamo alta l’attenzione di tutte le istituzioni sanitarie, italiane e internazionali, sulla sicurezza e sulla sorveglianza. Sono i vaccini la chiave più importante per vincere la sfida contro la pandemia“.